Ideal Standard apre all’intesa con la coop
Sei anni di comodato gratuito per terreno, fabbrica e alcuni macchinari Possibilità d’acquisto a 5 milioni. Accordo previsto il 4 febbraio al ministero

Ideal Standard apre al comodato d’uso gratuito di terreno e fabbricati del sito di Orcenico e di alcune macchine, funzionali al piano industriale della coop Idealscala, per sei anni (tre più tre). Nell’incontro di ieri a Milano, è stato compiuto un importante passo avanti nella lunga e travagliata vertenza: è stata raggiunta un’intesa su quello che era il principale nodo da sciogliere, ossia la cessione degli asset alla coop. Il contratto definitivo per il comodato d’uso triennale, che dovrebbe essere siglato entro marzo, potrà essere rinnovato per pari durata e alle medesime condizioni, previa verifica dello stato di avanzamento del piano di Idealscala.
Intanto, mercoledì, nella sede pordenonese di Confcooperative, sarà definita la lista dei macchinari da trasferire a Idealscala. La multinazionale s’è impegnata anche a consentire l’uso gratuito del marchio Senesi e delle relative matrici per serie ceramiche, che saranno messe a disposizione, al massimo, entro il 15 marzo. La coop, inoltre, potrà acquistare entro i primi tre anni gli asset oggetto del contratto a 5 milioni. Per acquisti successivi al triennio, tale valore sarà rivalutato in base agli indici Istat. Idealscala avrà diritto di prelazione in caso di vendita al termine del contratto e per i successivi 4 anni.
Nell’intesa è contemplata pure una manleva in favore di Ideal Standard, per eventuali danni ambientali causati dall’attività della coop. Per procedere alla sottoscrizione dell’accordo è già stato fissato un incontro al ministero dello Sviluppo economico: l’appuntamento è per il 4 febbraio. «Nel caso in cui, in tale data, non si arrivasse a un’intesa – si legge nel verbale –, le trattative si considerano concluse senza esito positivo e la società potrà liberamente disporre di stabilimento e beni».
Il 5 febbraio, comunque, Ideal Standard procederà col trasferimento degli impianti nei siti di Trichiana e Roccasecca: la coop s’è impegnata a non ostacolare l’accesso al sito di Orcenico. Soddisfazione è stata espressa da quanti si sono spesi in questa lunga battaglia, che oggi ha portato a un grande risultato. «Grazie al coraggio dei lavoratori oggi si apre una nuova pagina, ma anche una sfida per il territorio, che deve assicurare, attraverso tutti gli strumenti necessari e utili, la riuscita di un percorso di sviluppo economico e produttivo alternativo – ha commentato Franco Rizzo (Cisl) –. Ora bisogna procedere rapidamente con la firma dell’accordo al ministero. Necessario creare le condizioni affinché la coop possa costruire una robusta struttura finanziaria per consentire l’avvio tranquillo della nuova attività. Va anche aperto un tavolo per un piano di riqualificazione e ricollocazione del personale che non troverà impiego nella coop». Sulla stessa linea anche Maurizio Sacilotto (Uil) e Giuseppe Pascale (Cgil). «La lotta di lavoratori, istituzioni e territorio è stata dura, ma ha portato a un risultato - ha aggiunto Pascale -. L'unione delle parti è stata determinante: la gestione di questa crisi potrebbe rappresentare un modello applicabile anche per altre realtà». Pronto per fare ripartire l'attività di Orcenico, assieme ai soci, il presidente della coop Gian Mario Petozzi: «Oggi s'è registrata la svolta che attendevamo da tempo: l’intesa ci fa sentire più vicina la partenza della coop».
Al fianco di Idealscala, Confocooperative, la quale ha assicurato che «continueremo a garantire supporto in questo momento decisivo, in cui si sta per arrivare a una soluzione che potrà dare futuro a lavoratori e alle loro famiglie». Cauto il vicegovernatore Sergio Bolzonello: «C’è soddisfazione, ma rimaniamo in trincea – ha detto –.È stato un lavoro di gruppo in cui ognuno ha fatto la propria parte: il territorio ha saputo fare sistema, i lavoratori hanno tenuto duro e la Regione ha fatto da regia, credendo e impegnandosi pure quando pareva non ci fossero speranze. Guardiamo con attenzione allo sviluppo della trattativa: raggiunto il primo obiettivo, ora si tratta di far partire il sito e la Regione ci sarà». E sul fatto che il lavoro di squadra abbia pagato non ha dubbi neanche il sindaco di Zoppola, Francesca Papais: «Quello di oggi è un riconoscimento che da tanto tempo stavamo chiedendo e finalmente trova risposta. Si sta aprendo la fase decisiva che potrà garantire un futuro concreto a lavoratori, loro famiglie e un territorio che ha fatto un importante gioco di squadra con dipendenti, istituzioni, parti sociali e rappresentati delle categorie economiche».
Giulia Sacchi
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