Ospedale, via alla bonifica dell'amianto
Presente nelle canne fumarie, ora i tecnici sono impegnati nella rimozione. Nei prossimi giorni cominceranno le operazioni di abbattimento di un padiglione

PORDENONE. Bonifiche in corso nel padiglione W dell’ospedale: le operazioni di abbattimento cominceranno nei prossimi giorni. Presenza quella dell’amianto attesa, precisa l’ingegner Loretta De Col, responsabile del procedimento per la costruzione del nuovo ospedale.
Amianto. Nella fase di progettazione dell’abbattimento dei sei padiglioni che sono considerati non più strategici per l’ambito del nuovo ospedale, era stata prevista la presenza dell’amianto considerando la vetustà degli edifici. Per quanto riguarda il padiglione W il dubbio riguardava le canne fumarie. «Era già censita la presenza nelle canne fumarie – spiega De Col –, ma poteva essere verificato solamente una volta avviati i lavori». Tanto che una delle previsioni per la progettazione era quella della rimozione dell’amianto che la ditta appaltatrice, la Ghiaie Ponte Rosso di San Vito al Tagliamento, ha affidato a una ditta specializzata.
Bonifica. Dalla scorsa settimana il cantiere del padiglione W è off limits a personale esterno perché tecnici specializzati sono impegnati nelle operazioni di rimozione dell’amianto. Lavori che dovrebbe concludersi entro la settimana. Ovviamente in presenza di tali attività non è possibile proseguire con gli altri lavori. Una volta conclusa la rimozione, la ditta deve attendere il via libera del Dipartimento di prevenzione e poi proseguire con le altre fasi previste per l’abbattimento.
Lavori. Il padiglione è già stato “spogliato” dal momento dell’avvio dei lavori di tutte le parti che potevano essere rimosse. Sono rimasti solo i serramenti che sono serviti per confinare l’area: proprio in vista della rimozione dell’amianto, l’edificio avrebbe dovuto essere chiuso per evitare dispersione. Una volta conclusa questa fase delicata, comincerà la demolizione vera e propria.
Iter. Modalità e tempi sono rispettati: «Per ora – spiega ancora il responsabile del procedimento – tutto è secondo il calendario che avevamo fissato. Non abbiamo modifiche da rilevare rispetto al preventivato». L’attesa adesso è per la parte di demolizione dei muri, che sarà il prossimo passaggio. Il progetto prevede che macchine operatrici con grandi pinze rimuovano le parti in muratura: il materiale di pietra verrà subito nebulizzato con l’acqua così da evitare dispersione di polveri nell’aria, e poi posato a terra. Prima di questa operazione l’edificio sarà coperto da teli fonoassorbenti e che eviteranno anche dispersioni di polveri. È sicuramente la parte più attesa. Il procedimento seguito per il padiglione W sarà seguito anche per gli altri cinque da abbattere.
Le operazioni, secondo contratto si concluderanno a giugno. L’area lascerà lo spazio a un parcheggio fino all’autunno del 2016 quando, secondo il programma, cominceranno i lavori di costruzione del nuovo ospedale.
Progettazione. Parallelamente alla demolizione, procede anche la fase per la progettazione del nuovo ospedale, affidata alla associazione composta da Politecnica ingegneria e architettura di Modena, Cooprogetti di Pordenone, Steam srl di Padova, Pinearq di Barcellona e il geologo Giorgio Contratti di Padova. Non c’è stato alcun ricorso al Tar per l’assegnazione, che avrebbe ritardato l’iter. In questa fase si sta concludendo la redazione del contratto, complesso essendo un’opera da oltre 3 milioni di euro. Fase complessa a causa della burocrazia.
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