Tiramolla con Wind: meno soldi al Comune per affittare il terreno
Nuovo contratto per l'antenna dopo una lunga trattativa. Dai 13 mila euro annui del 2006 si è passati agli 8 mila attuali

BUDOIA. Cala il canone riscosso dal comune per l’antenna Wind installata in via dei Boschi, una zona priva di abitazioni, sulla collina retrostante il cimitero di Budoia. L’antenna, di rilevanti dimensioni, è stata installata nel 2006 dalla Ericsson Telecomunicazioni, per un canone iniziale, annuo, di 13 mila euro.
In un momento successivo la Ericsson aveva ceduto il contratto di locazione alla Wind. Il rinnovo dell’affitto del terreno, sottoscritto dal Comune con Wind nell’ottobre 2010, era stato caratterizzato da una riduzione del canone annuale a 10 mila euro.
L’amministrazione comunale ha firmato in questi giorni il contratto con Wind per altri nove anni, locando i 100 metri quadrati di via Dei Boschi contro un corrispettivo di 8.500 euro annui, rivalutabili al cento per cento dell’aumento dei prezzi, come da indice Istat.
La sottoscrizione del contratto attuale avviene al termine di una lunga trattativa. Wind telecomunicazioni aveva fatto pervenire più offerte in epoche successive: 4.800 euro quale prima indicazione, nell’ottobre 2014, cifra aumentata a 6.900 euro di fronte al diniego del Comune il 27 gennaio scorso.
Un mese fa l’ulteriore proposta di Wind, per 7.800 euro. La trattativa alla fine è andata in porto, con l’accordo definitivo, sottoscritto dalle parti per 8.500 euro annui per nove anni rinnovabili.
Nel territorio comunale si contano altre due antenne, di Vodafone ed Ericsson: una in via Dei Boschi, l’altra in via Primo Maggio, nella zona industriale.
Anche in questi due casi i canoni annui riscossi dal comune si attestano ad 8 mila euro per antenna. Un importo, quello fra 8 mila e 8.500 euro annui di locazione, che sembra il frutto di un tacito accordo fra multinazionali, per pagare, il meno possibile, i diritti di superficie ai Comuni.
Fatta salva la salute dei cittadini, che secondo alcuni studi internazionali può essere compromessa da elevati campi elettromagnetici, e la tutela del paesaggio, anche gli enti locali dovrebbero agire di comune accordo per spuntare a condizioni migliori nei confronti dei giganti internazionali della telefonia mobile.
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