Il banco di prova alla Festa sul Noncello
“Aquanova”: «È quello il salotto buono della città». “Sei di Pordenone se” chiama a raccolta i volontari venerdì

PORDENONE. Sarà la Festa sul Noncello, in programma da venerdì 19 a domenica 21 giugno, il vero banco di prova per la chiusura al traffico della Rivierasca.
Venerdì 15 maggio, invece, l’associazione culturale “Sei di Pordenone se” chiama a raccolta l’intera cittadinanza – appuntamento alle 20.30 all’hotel Santin – per partecipare all’organizzazione dell’evento.
«La Rivierasca – precisa il vicepresidente del sodalizio Alessandro Da Re –sarà aperta a una corsia sabato 20, per consentirci l’allestimento, mentre dal pomeriggio fino a domenica 21 sarà chiusa completamente al traffico».
All’indomani dal boom di presenze al Mercato europeo le associazioni traggono spunto pro futuro. Aquanova, per voce del presidente Arnaldo Grandi, approva: «Ben vengano queste manifestazioni: sono un bene per la città».
Ma sulla location rilancia la Riverasca: «Se trovassero una sistemazione più decentrata e di frequentazione più gradevole, però, la gente potrebbe divertirsi senza dover sgomitare. Vedremo adesso con la Festa sul Noncello, alla quale partecipiamo come associazione, come andrà. Siamo dell’idea che tante manifestazioni, se spostate sulla Rivierasca, potrebbero avere successo e accontentare anche chi protesta per l’invasione del centro e gli inevitabili disagi».
Pur elogiando il Mercato europeo, Grandi evidenzia i problemi di viabilità. «Nel giorno dell’allestimento degli stand – ricorda Grandi – alcuni residenti si sono ritrovati imbottigliati per ore in viale Martelli in mezzo ai tir degli ambulanti. La nostra città non ha dimensioni tali da permettere una distribuzione omogena del traffico. La Rivierasca, che è il salotto buono della città, sarebbe l’ideale».
Il presidente di Sei di Pordenone se Paolo Marson ha captato sulle chat degli associati una critica prevalente sul Mercato europeo: il rapporto qualità-prezzo non giustificato («Una birra 5 euro»).
Sull’ipotesi Rivierasca come location del Mercato europeo, invece, Marson è perplesso: «Se estirpi questa arteria cruciale per una mezza giornata il sabato e la domenica per l’intera giornata va bene, ma farlo per più giorni potrebbe diventare complicato dal punto di vista logistico: servirebbe un piano alternativo. Funzionerebbe di più un parco. Poi, in questi casi, bisogna fare i conti con il bilancino e pesarli a milligrammi: perché spostare un evento in periferia, poi, svuoterebbe il centro».
Sul profilo Facebook del sodalizio si sono rincorsi i “mi piace” di chi ha visto una città viva e animata e di chi, invece, ha criticato l’eccessiva ressa in piazza XX Settembre.
«Il Mercato europeo – è l’opinione del vicepresidente di Sei di Pordenone se Alessandro Da Re – è incentrato sull’enogastronomia. Noi faremo una cosa completamente diversa con la Festa sul Noncello. Sarà, però, un esperimento interessante, quello di sfruttare la Rivierasca. Speriamo che funzioni: vorremmo far vivere questa parte della cità alla gente e farle godere il fiume».
C’è bisogno di volontari, però, e Sei di Pordenone se lancia l’appello. «La riunione di venerdì sera – conclude Da Re – è aperta a tutti, proprio perché l’idea è di chiedere ai pordenonesi di darci una mano, di partecipare tutti a questa festa sul fiume, che sia aiutarci a montare un gazebo piuttosto che seguire un chiosco. Ogni aiuto sarà ben accetto».
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