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Spunta l'idea di spostare il mercato europeo sul Noncello

Sul lungofiume la gente sarebbe meno pigiata e ci starebbero più bancarelle. Zille replica: «Non escludiamo il trasferimento sulla Rivierasca, ma i commercianti lo vogliono in centro»

2 minuti di lettura

PORDENONE. Raggiunta quota 200 mila visitatori – «una cifra al di sopra delle aspettative» è il primo commento dell’assessore al commercio Bruno Zille – si guarda già alla prossima edizione.

E se il successo dell’evento è stato reso incontestabile dai numeri, le sollecitazioni per pensare a una nuova sede del mercato europeo non mancano. Dalla politica alle associazioni, c’è chi rilancia l’idea di spostare la manifestazione nell’area del lungofiume, magari ripartendo dal Marcolin.

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Il bilancio. «Al di là di alcuni disservizi contenuti e di aspetti che potranno essere migliorati già nella prossima edizione – tira le fila l’assessore al commercio Bruno Zille –, la manifestazione è pienamente riuscita. Anche di fronte alle lamentele per i prezzi, direi che alla fine sono i numeri delle presenze a determinare il successo di un evento. E questi sono stati incontestabili».

Il ringraziamento. Ciò non toglie che la permanenza – fino a oltre le due di notte – dei partecipanti abbia reso la vita non semplice ai residenti.

«Così come avevo chiesto tolleranza e partecipazione prima della kermesse – prosegue Zille – così oggi mi sento di ringraziare i residenti per la pazienza. E soprattutto i tanti che, pur vivendo un disagio, hanno fatto prevalere il senso di comunità e quindi hanno messo da parte l’interesse singolo per quello collettivo».

La prospettiva. Proprio perché la concentrazione in centro di 110 bancarelle – che comunque non sono tutte quelle che il mercato europeo potrebbe accogliere – rende difficile la convivenza con i residenti, aumentano le sollecitazioni a spostare la manifestazione altrove.

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Anche perché una manifestazione come il mercato europeo potrebbe valorizzare ambiti in cerca di identità. Un esempio? Via Riviera del Pordenone, già testata durante l’Adunata nazionale degli alpini.

Sognando Rivierasca. «Ma quanto bello sarebbe stato il mercato europeo tra via Rivierasca e il parcheggio Marcolin?» rilancia su Facebook il consigliere del Fiume Marco Salvador. Raccolgono l’idea Mara Piccin – «bisogna osare» – e il consigliere di Fratelli d’Italia Emanuele Loperfido.

Secondo Salvador potrebbe trattarsi anche di un’occasione per sperimentare quello che già prevede il piano urbano della mobilità urbana: la trasformazione tra cinque anni di una parte del parcheggio Marcolin (all’incirca 100 stalli) in parco urbano in raccordo proprio con il lungofiume.

L’idea di utilizzare il lungofiume come area per organizzare eventi e manifestazioni è da sempre un cavallo di battaglia dell’associazione Aqua nova, che ha come oggetto della sua azione la promozione della qualità della vita in città.

L’amministrazione comunale. L’assessore Zille si dice possibilista: «E’ un’idea da valutare, non c’è una contrarietà da parte nostra. Il mercato europeo però – ricorda – è organizzato da Fiva Confcommercio e i commercianti hanno espresso con forza il desiderio di riportare la manifestazione in centro storico».

Questo dopo che due anni fa l’esperienza dell’allestimento al Marcolin aveva fatto mugugnare i commercianti del centro. Per raccordare le due aree un’ipotesi potrebbe essere quella di creare un percorso tra piazza XX settembre, viale Martelli e la Rivierasca «ma questo significherebbe bloccare la circolazione in città per tre giorni» evidenzia Zille.

E se con l’Adunata è stato fatto senza grandi proteste «i numeri del raduno degli alpini erano tali da giustificare il sacrificio – sottolinea l’assessore –. I numeri del mercato europeo sono stati notevoli, ma non paragonabili ovviamente all’Adunata».

2016. Quello che è certo è che il prossimo anno il mercato europeo tornerà a Pordenone e tutte le modifiche che si volessero introdurre andrebbero comunque discusse – in primis con Fiva Confcommercio – fin d’ora, perché l’organizzazione richiede un lavoro di almeno otto mesi.

I controlli. L’organizzazione nel complesso ha tenuto «anche grazie al lavoro straordinario della polizia municipale – aggiunge l’assessore –. Questa mattina poi (ndr ieri per chi legge) alle 8 il centro era nuovamente pulito. Una delle migliorie che possiamo pensare di introdurre per il prossimo anno sono degli “angeli” del riciclo come è stato fatto per l’adunata. Anche se ricordo che la macchina dell’adunata, sia in termini di verifiche che di prevenzione, impiegava moltissime persone in più».

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