Bancarelle sulla Rivierasca, il sindaco sposa il progetto
A Pordenone Pedrotti sostiene il “partito” del lungofiume, ma gli organizzatori sono tiepidi. Il primo cittadino: «Si sposti l’evento nell’area tra Marcolin e via Riviera»

PORDENONE. Cresce il “partito” della Rivierasca e soprattutto incassa il sì più importante, quello del sindaco Claudio Pedrotti. «Realizzare il mercato europeo in una parte del Marcolin per poi proseguire lungo la Rivierasca sarebbe la dimensione ideale del mercato europeo – dice il primo cittadino –. Da un lato ci sarebbe la possibilità di aumentare il numero delle bancarelle e distribuirle meglio e dall’altro ci sarebbe una cornice ideale per i visitatori, ma anche per il resto della città. Perché non avremmo il problema dei disagi dei residenti».
Questa idea, però, fa storcere il naso ai commercianti perché, già due anni fa – quando il mercato fu allestito al Marcolin – ci furono lamentele per il mancato collegamento tra l’area della manifestazione e il resto della città. «E’ ovvio – prosegue Pedrotti – che per raccordare le iniziative diventa importante organizzare degli eventi che animino il centro e siano complementari al mercato. I numeri che la città ha registrato in questi giorni portano a ritenere che ci siano margini per tentare una sperimentazione diversa».
L’idea però non convince gli organizzatori ovvero la Fiva Confcommercio. «Ho sentito di tutto e di più in questi giorni – analizza Andrea Maestrello, presidente provinciale di Fiva Confcommercio –, ma mi permetto di far notare che, per organizzare la manifestazione di quest’anno ovvero un mercato dimezzato (in termini di numero di bancarelle) rispetto a quello proposto nelle altre città, ci sono voluti otto mesi».
Secondo Maestrello il tema centro storico non può essere bypassato perché «l’esperienza Marcolin ci ha fatto capire che il mercato fuori dai centri non ha senso. Le persone che vanno al mercato europeo non si spostano in centro se questo non si trova là».
L’idea di allargare l’area del mercato è già un obiettivo degli organizzatori «e in questa chiave viale Martelli è sicuramente appetibile» evidenzia Maestrello. «Anche qui però bisogna ragionare in rete perché si tratterebbe di chiudere la circolazione e quindi la città dovrebbe affrontare comunque dei disagi».
Tra un paio di settimane l’organizzazione inizierà a lavorare all’edizione del prossimo anno «per iniziare a vedere intanto quali sono gli aspetti che non hanno funzionato e che sono migliorabili». Le parti – Confcommercio e Comune in primis (al quale aspettano anche i compiti di vigilanza e controllo) – avvieranno così il confronto anche sul sito. Il Comune chiederà comunque di studiare la soluzione lungofiume, soluzione che piace anche alle associazioni e ai residenti.
I prossimi anni saranno obbligatoriamente anni di sperimentazione lungo la Rivierasca perché, in base al piano urbano della mobilità sostenibile – ammesso che trovi realizzazione nei prossimi anni –, la strada non sarà resa pedonale prima del 2020, dopo il completamento della bretella sud e dopo la realizzazione di alcuni interventi complementari di viabilità. La prima sperimentazione si avrà con la festa del Noncello – tra il 19 al 21 giugno – promossa dalle associazioni della città. Via Riviera sarà chiusa da sabato pomeriggio e domenica.
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