La Pro avrà una sede “mobile”
È al quartier generale della sagra, ma in agosto dovra sloggiare
ROVEREDO IN PIANO. La Pro Roveredo è pronta a fare i bagagli per trasferirsi nella nuova sede che le è stata assegnata dal Comune. L’associazione del presidente Rinaldo Pottino è stata “sfrattata” con alcuni mesi d’anticipo dai locali che occupava nello stabile municipale, e con lei anche il Consorzio delle Pro loco del Meduna-Livenza, che lascerà il paese per essere ospitato altrove.
Il trasloco è dovuto dalla necessità di spazi per realizzare il nuovo poliambulatorio di medicina generale che sarà operativo probabilmente dal prossimo ottobre, ospitando gli ambulatori di 3 (su 4) medici di base attivi a Roveredo. Entro il 30 giugno, Pottino e soci dovranno dunque lasciare sgombere le stanze che dovranno poi subire alcune modifiche per adattarle al nuovo scopo. La sede individuata per la Pro loco è una saletta nel polifunzionale di via Carducci che tra qualche mese diventerà il “quartier generale” della sagra di San Bartolomeo. In quell'occasione, l’ufficio della Pro andrà momentaneamente smantellato per lasciare posto ai registratori di cassa.
«Ci adatteremo, non c’è altro da fare – commenta serenamente Pottino –. Prendiamo atto delle decisioni del sindaco, che ci ha comunicato che non esistono altri spazi liberi in paese da poterci concedere. Ci sarebbe piaciuto poterci trasferire nell’ex biblioteca (oggi centro “Sergio Endrigo”), ma pare non sia fattibile». La delusione c’è, ma gli sforzi dell’associazione roveredana sono già proiettati all’organizzazione della prossima edizione della sagra, in calendario da giovedì 20 a domenica 30 agosto. La formula sarà quella di sempre, con particolare attenzione all’aspetto gastronomico, dove verrà riproposto il classico “gialuth” (galletto) assieme ad altre specialità come la paella. Tra le novità, il ritorno a grande richiesta delle gare di briscola.
Lo scorso anno il maltempo aveva causato l’allagamento del terreno su cui è installato il capannone, mandando a monte due serate di festeggiamenti. «Abbiamo proposto al Comune di riportare della terra e alzare il fondo, possibilmente realizzando delle caditoie per la raccolta dell’acqua», spiega Pottino. A fine mese l’associazione incontrerà l’amministrazione per verificare la fattibilità degli interventi. «L’obiettivo di quest’anno – annuncia speranzoso il presidente – è di riuscire finalmente ad appianare i nostri debiti». (m.pa.)
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