«Ho 70 anni, ma non me ne perdo una»
Ecco perché la gente scende in strada: «Trasmettono un grande senso di appartenenza»

«Gli alpini trasmettono un grande senso di appartenenza, si fanno voler bene per la solidarietà che portano». Loretta Del Ben sintetizza, aspettando la sfilata, la ragione per cui molti, sotto il sole, sono giunti in centro per applaudire e vedere gli alpini.
Chi non s’è persa nemmeno un evento è Agnese, di Mussons di Morsano. «Né mio marito né mio figlio hanno fatto il servizio militare, ma la passione mi porta a partecipare a tutti gli eventi, nonostante i miei settant’anni. Vado alle adunate nazionali, sono stata a L’Aquila, sono qui, la prossima settimana sarò al raduno triveneto di Conegliano. E... il prossimo anno ci vedremo ad Asti». C’era anche l’anno scorso, sotto la grandine, Daniela Meneguzzi: «Sono sfilate travolgenti, per ciò che fanno gli alpini non possiamo mancare».
Sergio Dell’Anna rimase dietro le transenne dall’inizio alla fine, l’anno scorso: «Per gli alpini non mollo, anche se ero nel genio: destino degli ingegneri». Mauro Maranni: «In tutta Europa l’adunata degli alpini è una manifestazione unica, la più partecipata».
Tra coloro che hanno sfilato, il capo della squadra mobile della questura Massimo Olivotto, che a Pordenone 2014 aveva sfilato con il Battaglione Auc di Aosta, allievi ufficiali di complemento (152° corso), il consigliere comunale Francesco Ribetti, l’assessore Bruno Zille e molti primi cittadini con trascorso di naia tra le penne nere; col gonfalone comunale, la polizia municipale con le nuove divise, col comandante Arrigo Buranel; gli agenti, per l’evento, erano stati schierati in forze.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori