Pordenone riscopre il “suo” pittore Americo Montanari
E lo fa con una mostra antologica divisa tra la Galleria Harry Bertoia e palazzo Cossetti

PORDENONE. La città riscopre l’artista “Pordenone” Americo Montanari con una mostra antologica divisa tra la Galleria Harry Bertoia e palazzo Cossetti.
Il pittore, nato in riva al Noncello quasi ottant’anni fa, ha avuto più fortuna all’estero che in patria, portato all’attenzione del grande pubblico da una articolo sul The observer che ne esaltava le opere in occasione di un’esposizione a Londra datata 2010.
Da allora sono stati tanti gli apprezzamenti e i giudizi esaltanti tributati dalla critica internazionale all’artista rimasto sconosciuto nel suo Paese, essendosi ormai persa memoria delle sue mostre in alcune dallerie milanesi negli anni Ottanta.
Il Comune di Pordenone, in collaborazione con Friuladria Crédit Agricole, rende ora omaggio a questo suo concittadino “segreto”, eppure così legato alla sua città al punto da sceglierne il nome come pseudonimo artistico.
L’esposizione, intitolata “Assedio alla forma” e curata da Fulvio Dell’Agnese, aprirà al pubblico il 12 settembre prossimo (sino al 17 gennaio 2016) nella doppia sede della Galleria Bertoia e della direzione di Friuladria, che metterà a disposizione cinque grandi spazi che si affacciano su piazza XX Settembre per accogliere le tele di grande formato e dare così completezza alla prima mostra organica mai allestita in Italia sull’artista.
Nelle sale di corso Vittorio Emanuele saranno esposte 110 opere in ordine cronologico: una sintesi del percorso compiuto dall’artista dagli anni Sessanta a oggi, tra pitture, disegni e testimonianze della produzione plastica e d’intaglio e il ciclo dei grandi acrilici su tela eseguito negli ultimi anni.
A corredo della mostra, grazie alla collaborazione di Videe, sarà realizzato un film documentario con riprese nello studio dell’artista e un’intervista esclusiva.
L’evento gode del patrocinio della Regione e dell’Istituto di cultura italiana a Londra, nonché del sostegno della Provincia e della Fondazione Crup.
Classe 1937, Montanari inizia a dipingere in giovane età frequentando lo studio dello zio materno. All’inizio degli anni Sessanta giunge a Milano, dove segue tra gli altri un corso di scultura alla prestigiosa Accademia di Brera.
La sua ricerca espressiva lo porta poi a Parigi, in Spagna, Germania e di nuovo in Italia, dove attualmente vive tra Pieve di Cadore e Grado.
Da sempre lo distingue la scelta di un percorso “solitario”, una delle componenti di una strategia di ricerca articolata e complessa, ricca di sguardi rivolti alla storia dell’arte ma anche di volute trasgressioni dei canoni formali.
Una ricerca che avrà modo di essere valorizzata grazie all’ampia esposizione che Pordenone dedicherà al suo rappresentante illustre.
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