Spilimbergo, via libera alle sentinelle di quartiere
Sì della Prefettura al progetto Città sicura 2.0 presentato dall’assessore Dreosto. Il Comune selezionerà volontari per creare i “gruppi di controllo del vicinato”

SPILIMBERGO. Promuovere una sicurezza partecipata attraverso formule e modalità reciproche di attenzione e vicinato solidale.
Con questa finalità nasce Spilimbergo città sicura 2.0, il nuovo progetto sulla sicurezza basato sul controllo del vicinato, di cui presto l’amministrazione comunale della città del mosaico vorrebbe dotarsi.
Il progetto è stato presentato ieri mattina, in Prefettura a Pordenone, dall’assessore alla Sicurezza del Comune di Spilimbergo, Marco Dreosto, accompagnato dal consigliere comunale con delega alle Associazioni d’Arma, Bruno Cinque, e al capo di gabinetto dell’ente periferico dello Stato, Giampaola Modolo.
«Un incontro cordiale e proficuo – riferisce l’assessore Dreosto –, utile a illustrare al capo di gabinetto Modolo il progetto sicurezza che la nostra amministrazione vorrebbe attivare al più presto e che, come ci è stato spiegato, per poter essere attuato dovrà superare diverse fasi».
«In particolare – fa sapere l’assessore Dreosto –, perché Spilimbergo città sicura 2.0 possa vedere la luce si renderà necessaria la convocazione del comitato per l’ordine e la sicurezza provinciale, cui compete l’analisi del progetto stesso. Quindi, dovrà partire una richiesta di autorizzazione per l’attuazione del piano sicurezza, che dovrà essere rilasciata dal ministero degli Interni, e successivamente, una volta ottenuta l’autorizzazione e in accordo con le forze dell’ordine, il Comune renderà pubbliche le date degli incontri informativi con la popolazione e la conseguente raccolta delle disponibilità da parte dei cittadini interessati a rivestire il ruolo di referente di quartiere».
«Ultimo atto – prosegue l’assessore spilimberghese –, l’installazione della segnaletica che sta a indicare che l’area è soggetta al “controllo di vicinato”. Si procederà quindi all’avvio delle attività. E’ chiaro che i cittadini controllori – chiarisce Dreosto – facenti parte dei “gruppi di controllo del vicinato” potranno svolgere un’attività di semplice osservazione riguardo fatti e circostanze che accadono nella propria zona di residenza. Ad esempio – ha citato –, passaggi ritenuti sospetti di macchine o di persone, allarmi, rumori. Dovranno quindi comunicare alle forze di polizia le informazioni di interesse, astenendosi in ogni caso dall’assumere comportamenti incauti e imprudenti, che potrebbero determinare situazioni di pericolo per sé medesimi o altri».
Sono pertanto vietate le iniziative personali o di pattugliamento del territorio. «L’obiettivo che ci siamo prefissati è creare per ogni zona della città, dal capoluogo alle frazioni, un rete attiva che funga da radar del territorio, volta a prevenire furti e rapine, ma anche truffe e raggiri ai danni delle persone più deboli», ha rimarcato l’assessore.
Dreosto, oltretutto, è il promotore della proposta che, lanciata ad aprile presenziando alla Casa dello studente a un incontro informativo organizzato dal Comune in sinergia con la stazione dei carabinieri di Spilimbergo e l’Università della terza età, aveva subito colto nel segno. Ora, superata la burocrazia, si tratta di trovare le “sentinelle di quartiere” volontarie.
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