Pordenone, addio a Mondin: era il re del cuscinetto
Ictus fatale a 82 anni e ricovero in ospedale: la Procura ordina l’autopsia. I funerali sono stati rinviati

PORDENONE. «La sua passione era il suo lavoro. Era un uomo 100 per cento Nordest». Floriano Mondin, il fondatore della Casa del cuscinetto se ne è andato l'altro giorno.
Le parole del figlio Dario, che ha seguito le orme del padre portando avanti l’azienda di famiglia, ritraggono fedelmente quell’uomo così dedito al lavoro e alla famiglia.
Floriano aveva 82 anni e fino a pochi mesi fa capitava ancora di incontrarlo in azienda. Anche se aveva ceduto l’attività al figlio, non aveva perso l’interesse per la sua “creatura”. «L’azienda l’aveva fondata assieme al nonno – ricorda il figlio Dario –, ma era lui la vera anima».
Nato nel 1933, originario della provincia di Belluno, Mondin aveva lavorato nel settore meccanico, a Milano, prima di mettersi in proprio. La Casa del Cuscinetto la fondò con il padre nel 1956. La prima sede fu in viale Marconi.
L’azienda si trasferì poi in via Molinari e infine nello stabilimento – che è la sede attuale – di viale Aquileia, dove lavorano altre 9 persone.
Un simbolo dell’imprenditoria del Nordest Mondin, un uomo «che aveva l’umiltà e il coraggio», rimarca il figlio, di chi ha costruito il tessuto delle piccole e medie imprese che hanno dato gambe al territorio.
Quando è stato il momento, poi, Floriano, ha insegnato il lavoro al figlio cedendo pian piano il testimone, ma senza mai mettere da parte l’amore per la sua impresa. Uomo generoso per natura, finché l’età glielo ha consentito è stato impegnato anche con l’associazione “Amici di Borgomeduna” nell’organizzazione di eventi a favore dei portatori di handicap.
L'altra sera l’imprenditore, che si trovava a casa, ha accusato un malore ed è caduto a terra. Immediati i soccorsi e il ricovero in terapia intensiva all’ospedale Santa Maria degli Angeli.
In poche ora un ictus cerebrale se l’è portato via, senza che Mondin potesse rendersene conto. L’imprenditore lascia, oltre al figlio, la figlia Nadia, quattro nipoti e l’amata moglie Margherita.
I familiari avevano già fissato i funerali, ma hanno dovuto rinviare la cerimonia perché la Procura ha disposto l’autopsia per accertamenti. La nuova data sarà fissata dopo il nullaosta.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori