Smaltimenti illeciti Mistral tace dopo la denuncia
SPILIMBERGO. Al momento preferiscono trincerarsi dietro il silenzio. Dichiarazioni potrebbero però arrivare a breve da parte del direttore tecnico e responsabile dell’impianto, di cui è imminente il...
SPILIMBERGO. Al momento preferiscono trincerarsi dietro il silenzio. Dichiarazioni potrebbero però arrivare a breve da parte del direttore tecnico e responsabile dell’impianto, di cui è imminente il rientro in città dopo un periodo di ferie.
Il “no comment” dalla Mistral di Spilimbergo, l’impianto di recupero energetico da rifiuti ospedalieri situato nella zona industriale del Cosa, arriva all’indomani di una segnalazione relativa allo smaltimento di rifiuti pericolosi.
E’ notizia di ieri che un cittadino, Andrea Carrari, abbia presentato un esposto alla procura della Repubblica di Pordenone e al comando dei carabinieri per la tutela della salute (inviato per conoscenza anche agli organi di informazione), denunciando un presunto smaltimento illecito di rifiuti pericolosi. In pratica, come si legge nell’esposto, le scorie di un particolare tipo di rifiuto, secondo quanto accusa Carrari, verrebbero inviate a recupero anziché essere indirizzate a impianti di trattamento autorizzati. Se così fosse, gli scarti prodotti, specifica Carrari, inviati agli impianti di recupero gestiti dal consorzio Cerea, a Cerea, in provincia di Verona, e alla Rbm di Polpenazze del Garda, in provincia di Brescia, verrebbero miscelati con altri rifiuti. Ne deriverebbe un illecito che, secondo l’autore dell’esposto, meriterebbe l’attenzione delle autorità di controllo.
Una vicenda che potrebbe aprire un ulteriore capitolo nella storia dell’impianto spilimberghese, per cui sembrerebbe proprio non esserci pace. Una storia costellata di episodi su cui, in più occasioni, si sono concentrati media e opinione pubblica. Il più grave, purtroppo, il tragico incidente avvenuto a marzo di quest’anno, costato la vita all’operaio cinquantenne spilimberghese Giuseppe Toneatti. (g.z.)
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