Un museo per onorare Riccardo Pitter
Aviano, alla palazzina Ferri la raccolta dei calchi delle opere dello scultore nato a Castello
AVIANO. Cinquantadue opere dello scultore di origine avianese Riccardo Pitter sono state donate alla comunità per costituire una gipsoteca a palazzina Ferro. È la volontà degli eredi di Pitter che hanno proposto alla giunta comunale la donazione delle opere: atto di liberalità accettato dall’esecutivo che si è impegnato a valorizzarle.
La riscoperta di Pitter è dello scorso anno, quando l’assessorato alla Cultura ha dato incarico allo storico Matteo Gardonio di realizzare una pubblicazione sullo scultore di origine avianese nell'ambito di un progetto culturale volto alla valorizzazione dell’opera dello scultore. Riccardo Pitter, nato a Castel di Aviano nel 1899 e morto a Milano nel 1976, è stato uno scultore particolarmente attivo nella Milano del Novecento. Fu uno di quei pochi “Ragazzi del ’99” che riuscì miracolosamente a scampare a una fucilazione durante la prima Guerra mondiale. Dopo l’esperienza nelle cave avianesi, dove il padre era scalpellino, nel 1920 si era trasferito a MIlano dove aveva frequentato l’atelier di Adolfo Wildt e Castiglioni, noti scultori dell’epoca. Sue opere si trovano oggi a Gallarate, Busto Arsizio, Monza, Lodi, Saronno, Caravaggio, per citarne alcune. Ritornava spesso a Aviano e a lui si deve la figura dolente nel monumento ai Caduti di piazza Duomo.
A fine giugno Giuliana Pitter Bombelli, unica figlia ed erede dello scultore, ha comunicato all’amministrazione comunale la volontà di donare un cospicuo numero di opere del padre: scopo è quello di mantenere unita la collezione per farne una gipsoteca che la famiglia suggerisce di realizzare a palazzina Ferro, acquistata e ristrutturata dal Comune e sede di mostre e altri eventi culturali. La giunta ha approvato la donazione ritenendo che «tale gesto di liberalità può apportare un indubbio arricchimento culturale e patrimoniale al Comune, dato il significativo pregio storico ed artistico della donazione, oltre ad implementare il progetto culturale sia con un percorso didattico specifico rivolto agli alunni delle scuole, non solo del territorio comunale, sia con la realizzazione di mostre delle opere scultoree da aprirsi al pubblico esterno». Si tratta di 52 opere realizzate soprattutto negli anni ’40 e ’50 del secolo scorso e di diverse dimensioni, in gesso anche se c’è qualche pezzo in marmo e in bronzo. Il valore della collezione è stimato in 50 mila euro.
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