Delle Fratte sulla giunta: troppe scelte errate
Dalle ricadute del carcere alla quarta farmacia, il capogruppo d’opposizione va all’attacco
SAN VITO. Il candidato sindaco di Amo San Vito, Valerio Delle Fratte, trova spunto per un nuovo attacco alla maggioranza dalla discussione sulla costruzione del carcere e le sue ricadute sul territorio. «Come in altre circostanze – afferma Delle Fratte in una nota – dobbiamo ribadire che la programmazione e la lungimiranza sono fondamentali, quando si amministra un comune come San Vito, composto da molteplici e importanti realtà quali zona industriale, polo scolastico superiore, ospedale e, tra pochi anni, anche il carcere».
Premessa per evidenziare non tanto ricadute positive, quanto possibili disagi in alcuni servizi, non per l’arrivo della struttura in sé ma, a dire del candidato sindaco, per le «scelte totalmente sbagliate compiute dal tandem Di Bisceglie-Centis, in questo caso su scuola dell’obbligo e servizi. Dell’accorpamento delle scuole medie abbiamo già parlato molte volte e sarà un nostro preciso dovere nei confronti delle migliaia di firmatari e di tutta la comunità riaprire la discussione su questo punto. Una scuola che non sarà sufficiente neanche alla attuale popolazione sanvitese dovrà sopportare anche i nuovi arrivi delle famiglie di lavoratori del carcere: con quali risultati? Quelli attuali, presentati di recente dalla direzione del comprensivo, non fanno per niente gioire, motivo per il quale abbiamo chiesto la convocazione urgente dell’apposita commissione consiliare: non abbiamo ancora ricevuto una risposta». Per quanto riguarda i servizi, «forse non tutti ricordano la nostra battaglia per la quarta farmacia – incalza Delle Fratte –, che avevamo chiesto fosse posta nelle vicinanze del costruendo carcere». In quel punto avrebbe potuto servire anche le zone di Gleris, Carbona e parte di Savorgnano. «Niente da fare, la maggioranza decise di indicare un’altra zona, prevedendo così tre farmacie in 600 metri. San Vito – conclude Delle Fratte –, per essere davvero un “comune felice” (il riferimento è alla classifica dei “Borghi felici” del “Sole 24 ore”, della quale San Vito quest’anno è entrata a far parte, ndr), avrebbe bisogno di scelte meno infelici e di amministratori più capaci». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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