Sosta selvaggia in ospedale, seconda sbarra anti “furbi”
Pordenone, c’era chi si accodava a chi era autorizzato ed entrava senza averne il diritto. Verifiche al Santa Maria degli Angeli anche con un servizio di vigilanza privata

PORDENONE. Una doppia sbarra all’ingresso dell’ospedale civile impedisce l’accesso alle auto che non hanno diritto di entrare. Giro di vite contro i furbetti del parcheggio interno.
Oltre ai controlli all’accesso, all’interno funziona un servizio di vigilanza anche per controllare che le auto siano parcheggiate bene. E nella rete dei controlli è finito anche il direttore generale Giorgio Simon.
Sbarra. Già da qualche mese era impossibile accedere a piedi all’ospedale attraverso i varchi lasciati liberi dalla sbarra. Adesso le misure sono state rafforzate per evitare che entrino anche le auto che non ne hanno diritto.
«E’ stata posizionata una seconda sbarra – ha spiegato il direttore generale dell’Aas 5, GIorgio Simon – perché deve entrare solo chi ne ha effettivamente bisogno. Capitava infatti che quando veniva alzata la sbarra per chi ne aveva diritto, passassero anche altre auto senza un controllo».
Il direttore generale osserva infatti che all’interno dell’ospedale c’è un problema di parcheggi e veniva penalizzato chi effettivamente ne aveva bisogno.
Controlli. Adesso tutte le auto vengono verificate. Si suona al campanello della prima sbarra e, se si hanno i requisiti per entrare, viene alzata.
Si arriva alla seconda che viene sollevata e si può entrare. Nel caso in cui, invece, il personale della portineria ritenga che non ci siano i presupposti per entrare, superata la prima sbarra l’auto deve tornare indietro attraverso un apposito varco.
Modalità che consente di fare entrare solamente coloro che ne hanno effettivamente necessità e non chi vuole entrare per comodità.
Controlli. Ma una volta dentro, il consiglio è quello di parcheggiare negli spazi appositi e bene. «C’è un sistema di sorveglianza – ha affermato ancora Simon –, del personale che va a controllare in tutte le aree di sosta che le auto siano parcheggiate correttamente».
Questo perché un parcheggio fatto male può portare via spazio ad altri oppure complicare manovre in una area complessa come quella ospedaliera. Nel caso in cui le auto siano parcheggiate non correttamente, vengono rimosse con spesa a carico del proprietario.
La legge è uguale per tutti. I controlli riguardano tutti. Lo sa bene il direttore generale che tre mesi fa circa, uscito dall’ufficio alle 18, ha scoperto che la sua macchina non c’era più.
Per i controllori non era parcheggiata bene e, anche se in sosta nel parcheggio della direzione generale, non hanno ritenuto di fare una eccezione. «Non ho più trovato la mia macchina – ha raccontato Simon – e me l’hanno rimossa perché non era dentro le strisce. Ho pagato la rimozione e sono andato a riprendermi la macchina. I controlli sono efficientissimi e gli addetti sono implacabili».
Sicurezza. Negli ultimi tempi si sono verificati alcuni episodi all’interno dell’ospedale, l’ultimo l’altro giorno con l’aggressione di un medico da parte di un paziente. «Ma non c’è un problema di sicurezza – ha concluso il direttore generale – sono episodi singoli». Non c’è neanche più il problema delle persone estranee che stazionano nei sotterranei, come qualche tempo fa.
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