Festa “bagnata” a Roveredo in Piano Stretti nel tendone per restare all’asciutto
“Festa del Gialùt” a Roveredo in Piano nuovamente sott’acqua, domenica in occasione del fortunale. Ma in questo caso il problema è di vecchia data. A ogni forte acquazzone, parte del terreno occupato...
“Festa del Gialùt” a Roveredo in Piano nuovamente sott’acqua, domenica in occasione del fortunale. Ma in questo caso il problema è di vecchia data. A ogni forte acquazzone, parte del terreno occupato dal capannone dei festeggiamenti, organizzati da vent’anni dalla pro loco in occasione di San Bartolomeo, si trasforma in un acquitrino. E così, anche l’altra sera, gli organizzatori sono stati costretti a ridurre gli spazi a disposizione per accogliere le numerose persone che stavano cenando sotto il tendone. «Il prato – spiega Rinaldo Pottino, presidente della Pro Roveredo – in corrispondenza del luogo in cui allestiamo il palco per le orchestre e disponiamo il piano per i balli è in depressione rispetto ai fianchi. Così, quando piove tanto come domenica, l’acqua confluisce all’interno. Da anni chiediamo al Comune di sistemare l’area, ma ancora non è stato fatto. Su 65 metri di lunghezza del capannone ne perdiamo circa 30».
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