Manca una carta, l’ex sindaco va a processo
Cordenons, Mario Ongaro a giudizio per aver “dimenticato” la certificazione anti-incendio del municipio

CORDENONS. Manca una certificazione, sindaco finisce in tribunale. È iniziato ieri mattina il processo a carico dell’ex primo cittadino di Cordenons Mario Ongaro dinanzi al giudice monocratico Eugenio Pergola.
Con il suo legale di fiducia Dino Innocenzi, Ongaro si è opposto al decreto penale di condanna: 700 euro in tutto. Ne sborserà circa 1.200 per estinguere il reato, tramite oblazione. La fedina penale dell’ex sindaco rimarrà così senza una macchia.
Ongaro è stato citato a giudizio nella sua veste di sindaco del comune di Cordenons. Proprio il primo cittadino è titolare di una delle attività soggette al rilascio del certificato di prevenzione incendi, disciplinato dal decreto legislativo 139 del 2006. La Procura contestava la violazione dell’articolo 20, accertata il 22 luglio del 2014. Si tratta di una contravvenzione.
Non sarebbe stata presentata la segnalazione certificata di inizio attività per le attività di archivio cartaceo e centrale termica presenti all’interno del palazzo municipale.
L’assenza della certificazione era stata scoperta dagli inquirenti durante le indagini aperte nel settembre del 2012 a seguito del crollo parziale del tetto alla scuola elementare Duca D’Aosta di Cordenons.
Ai cinque indagati (i due ex sindaci Mario Ongaro e Carlo Mucignat) è stato notificato il mese scorso l’avviso di conclusione delle indagini. Il pm Maria Grazia Zaina ha ipotizzato i reati di crollo di costruzioni, delitto colposo di danno, il rifiuto di atti d’ufficio legati alla pubblica sicurezza.
Per gli inquirenti il crollo, avvenuto nella notte fra martedì 11 e mercoledì 12 settembre del 2012, si sarebbe potuto evitare. Nel corso delle indagini sarebbe emerso che la direzione scolastica aveva segnalato dei problemi.
Quella notte una porzione del controsoffitto di cartongesso aveva ceduto sotto il peso di una trave di legno usurata ed era finita a terra, nel corridoio del secondo piano del plesso scolastico, dove si trovavano diverse aule.
Nel collassare, la struttura aveva trascinato con sé anche il tetto con i coppi, creando una voragine di un metro e mezzo per due metri circa. Per fortuna il crollo è avvenuto durante la notte, altrimenti le conseguenze sarebbero state drammatiche se fosse successo quando i bimbi erano già seduti ai loro banchi.
Per ragioni di sicurezza l’allora sindaco il sindaco Mario Ongaro aveva immediatamente disposto con un’ordinanza la chiusura dell’edificio scolastico sino a data da destinarsi.
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