Pro, obiettivo raggiunto: il bilancio torna in pareggio
ROVEREDO. Torna in pareggio, dopo cinque anni di sacrifici, il bilancio della Pro Roveredo. A darne notizia, con grande soddisfazione, è il presidente Rinaldo Pottino, che ha finalmente raggiunto l’ob...

ROVEREDO. Torna in pareggio, dopo cinque anni di sacrifici, il bilancio della Pro Roveredo. A darne notizia, con grande soddisfazione, è il presidente Rinaldo Pottino, che ha finalmente raggiunto l’obiettivo che si era prefisso a inizio mandato. «Ce l’abbiamo fatta – spiega con una punta d’orgoglio –, siamo riusciti a ripianare i debiti delle gestioni precedenti e adesso guardiamo al futuro con più serenità».
Sono stati gli utili della sagra estiva di San Bartolomeo, seppur in leggero calo rispetto alle passate edizioni, a dare la boccata d’ossigeno definitiva ai conti dell’associazione: 6 mila euro, che uniti ai ricavi delle altre iniziative proposte nell’arco dell’anno hanno colmato il “buco”, già ridotto a 7 mila euro, rispetto agli iniziali 72 mila. Per diffondere il più possibile la notizia positiva tra la popolazione roveredana, la Pro loco ha in mente di stampare un volantino, rimandando all’assemblea dei soci della prossima primavera l’esposizione dei particolari relativi al bilancio.
«Speriamo, per quella volta di avere accantonato qualche utile e di essere già in attivo», è l’auspicio di Pottino. «Nel frattempo ci stiamo già attivando per le attività natalizie, l’addobbo dell’albero in piazza e il falò epifanico».
Pottino parla anche di quello che sarà il suo futuro: il mandato dell’attuale consiglio direttivo scadrà a ottobre del prossimo anno, e il presidente in carica ha tutta l'intenzione di portare a termine il compito che gli è stato affidato. «Avevo valutato la possibilità di ritirarmi prima del tempo – fa sapere Pottino –, avendo onorato l’impegno preso di riportare i conti in pari. Poi, d’accordo con il consiglio, ho accettato di proseguire fino alla naturale scadenza del mandato, anche per dare un segnale di continuità. Dopodiché darò ancora una mano alla Pro loco, ma dalle “retrovie”: non voglio essere un senatore a vita».©RIPRODUZIONE RISERVATA
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