«Crocifissi in tutti i luoghi pubblici.» Il progetto è naufragato
L'assessore Lincetto a novembre aveva guidato la "crociata". «I sopralluoghi sono in corso. Quanti ne servono? 20-30...»

CORDENONS. A novembre l’amministrazione Delle Vedove – con in prima fila il vicesindaco e assessore alla famiglia Lanfranco Lincetto de Il Popolo della famiglia – aveva promosso attraverso gli organi di informazione la sua “battaglia” a difesa del crocifisso, quale simbolo della tradizione cristiana. L’idea era quella di promuovere i valori del cristianesimo: iniziativa lodevole che però finora non ha dato alcun risultato.
Lincetto ambiva a portare un crocifisso in ogni ogni stanza di ogni edificio pubblico e per raggiungere questo obiettivo aveva annunciato un «monitoraggio puntuale» dei luoghi in cui c’era o non c’era la croce. Ebbene sono passati tre mesi, è passato anche il periodo dell’Avvento e il Natale, ed è tempo di bilanci.
L’operazione era piuttosto semplice da portare a termine, erano necessari solo sopralluoghi ai vari edifici comunali. Quanti sono dunque i crocefissi nei luoghi pubblici comunale – dal municipio al Centro Moro, dal palazzetto dello sport alle sedi delle associazioni – dove mancano e quanti ne servono perché tutti i locali ne siano provvisti?
In altre parole che risultati ha dato quel monitoraggio annunciato? «Ne serviranno una ventina o una trentina – è la risposta piuttosto incerta del vicesindaco Lincetto – e la spesa sarà minima». Il monitoraggio dunque c’è stato? «In questo momento – aggiunge Lincetto – gli uffici sono impegnati in altre attività più urgenti, ma provvederemo a completarlo».
In realtà, a Cordenons il crocifisso c’è quasi dappertutto, soprattutto. E quindi quella che aveva l’aria di essere una rivoluzione, si è ridotta a dover apportare solamente qualche piccolo ritocco a quanto già a Cordenons esiste.
«Il crocefisso manca solo in alcuni locali», conferma ora Lincetto, senza però fornire luoghi e numeri. L’eco che aveva creato quell’annuncio, all’epoca, aveva attirato l’attenzione anche della televisione: andò in onda nella trasmissione Rai “Agorà” un servizio con tanto intervista a sindaco e vicesindaco, che aveva ribadito il loro impegno a promuovere la cultura del crocefisso.
E quel tema ha avuto anche un’eco lunga, la cui coda arriva a oggi. A sorpresa ieri il sindaco e l’assessore Lincetto hanno ricevuto la visita in municipio del giornalista Toni Cappuozzo. «Non sappiamo dove e quando andrà in onda – riferisce il sindaco –: abbiamo risposto a domande sul tema della presenza dei profughi sul nostro territorio e su quello del crocifisso». «E ne abbiamo ribadito l’importanza che per questa amministrazione ha questo simbolo della nostra tradizione», ha concluso Lincetto.
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