Floricoltura a fuoco, 200 mila euro in fumo a San Quirino
Disperato Il contitolare Mario Villalta: «Un brutto colpo». Nel rogo distrutte cinquantamila piante, i macchinari e le serre

SAN QUIRINO. Rogo nella notte alla Floricoltura Erica, danni per almeno duecentomila euro. Un corto circuito degli schermi termici, utilizzati per accelerare la crescita delle piante nelle serre, ha provocato un vasto incendio alla storica azienda che fornisce piante e fiori all’ingrosso ai vivai.
Circa 3 mila metri quadrati di serre sui 7 mila metri quadrati di superficie complessiva sono andati in fumo. Bruciate 50 mila piante, soprattutto begonie. Piante e fiori erano pronti per la distribuzione ai vivai in occasione delle prossime ricorrenze, come Pasqua e la festa della mamma.

L’incendio è scoppiato poco dopo mezzanotte. I pompieri hanno lavorato per un paio d’ore per domare le fiamme. Poi sono scattate le verifiche per capire l’origine del rogo.
Sabatp mattina, 18 marzo, i vigili del fuoco di Pordenone, i carabinieri della stazione di Aviano, ai comandi del maresciallo Luigi Ruzza e il capitano Michele Grigoletto, comandante della Compagnia di Sacile, hanno effettuato un sopralluogo all’azienda agricola, per escludere l’ipotesi dolosa del rogo. Non sono state trovate sostanze acceleranti. L’esame tecnico si è protratto svariate ore.
Dagli accurati accertamenti è emerso, tuttavia, che la causa dell’incendio è stata accidentale. Le fiamme si sono sprigionate a causa di un corto circuito innescato dalle lampade utilizzate all’interno delle serre.
Rapidamente il fuoco si è propagato nello stabilimento bruciando attrezzature, fiori, piante, cataste di terriccio, la macchina invasatrice. L’allarme è stato lanciato al 115 da un passante. Di fronte alla floricoltura Erica in via Aprilis vive Ernesto Villalta, che con il fratello Mario gestisce l’azienda.
«Mio fratello è stato svegliato dai passanti – racconta Mario Villata – che hanno chiamato pompieri e carabinieri. Per noi è stato decisamente un brutto colpo. I vigili del fuoco hanno stimato un danno di circa 300 mila euro, speriamo che sia inferiore di almeno un terzo. Lunedì verificheremo se la nostra polizza assicurativa copre i danni in caso di incendio. Confidiamo che vi possa essere una copertura almeno parziale».
I fratelli Villalta, però, non si lasciano abbattere. L’attività continuerà ad andare avanti. «Ciò che è rimasto dell’azienda agricola – spiega il cotitolare- è comunque funzionale. Sicuramente abbiamo subito un danno notevole, ma possiamo continuare a lavorare nella parte dell’azienda che non è stata intaccata dall’incendio».
L’anno scorso la Floricoltura Villalta a Pordenone, gestita dai genitori, ha festeggiato sessanta anni di attività. Il primo insediamento è sorto addirittura nel 1955. Nel 1973, invece, l’azienda di famiglia, tuttora gestita dai genitori di Mario e Ernesto Villata, si è trasferita nella sede storica di via Pedron a Pordenone, dove si estende su circa 4 mila metri quadrati.

Visto lo sviluppo dell’attività commerciale, è stata costruita nel 1991 la nuova sede di San Quirino, presa in mano dai fratelli Villalta, seconda generazione di floricoltori.
Purtroppo nel 1999 una tromba d’aria si è abbattuta sull’azienda agricola, radendola quasi al suolo. «Abbiamo ricostruito completamente l’azienda agricola di San Quirino – aggiunge Mario Villata – l’anno dopo. La tromba d’aria aveva completamente distrutto lo stabilimento. Lo abbiamo rifatto, ancora più grande del precedente».
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