Volti nuovi alla Pro loco La presidenza a Dal Bo
ROVEREDO IN PIANO. Francesco Dal Bo è il nuovo presidente della Pro Roveredo. Il 38enne, già vicepresidente della Filarmonica, catechista, componente del consiglio pastorale e tra i volti del gruppo...
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ROVEREDO IN PIANO. Francesco Dal Bo è il nuovo presidente della Pro Roveredo. Il 38enne, già vicepresidente della Filarmonica, catechista, componente del consiglio pastorale e tra i volti del gruppo politico di recente formazione “Roveredo sei tu”, è stato eletto nel corso dell’assemblea dei soci che si è riunita giovedì sera al polifunzionale di via Carducci per tirare le somme sull’ultima edizione della sagra e per il rinnovo del consiglio direttivo.
L’uscente Rinaldo Pottino, alla guida del sodalizio negli ultimi quattro anni, continuerà a collaborare in qualità di presidente onorario, carica che gli è stata attribuita per il grande lavoro svolto con l’obiettivo di risanare i conti della Pro loco roveredana, raggiunto anche grazie allo sforzo dei numerosi soci. Nel nuovo direttivo sono stati eletti Michele De Conti (vicepresidente), Sara Vita (che mantiene l’incarico di segretaria economa), Paolo Montanucci (tesoriere), Paolo Barel, Oreste Borromeo, Gabriele Del Ben, Stefano Zecca, Stefano Zorzetto, Simone Turbian, Roberto Vecchione, Alberto Magri e il diciannovenne Gabriele Tramontin. Per quanto riguarda i revisori dei conti si registra l’ingresso dell’ex vicepresidente Stefano Sottana e l’uscita di Luciano Bran.
Il bilancio dell’ultima sagra di San Bartolomeo porta il segno positivo, «anche se di poco». Pottino, nella sua relazione di fine mandato, ha sottolineato come il calo degli afflussi alle sagre (20 percento in meno rispetto al 2016) sia stato registrato un po’ dappertutto, come confermato dall’Unpli Fvg (l’unione delle Pro loco regionali). È pesata, inoltre, la maggiore spesa sul fronte della sicurezza, necessaria per adeguarsi ai recenti standard normativi.
«Il nuovo consiglio, formato anche da tanti volti nuovi, è pronto per lavorare in sinergia con l’amministrazione comunale, le associazioni roveredane, la parrocchia, le istituzioni, i soggetti privati e tutti coloro che intendano avvicinarsi al sodalizio – sottolinea il neoeletto Dal Bo – Il fatto che il gruppo sia eterogeneo in termini di esperienze personali, lavorative, di studio e di età, potrà essere un fattore positivo di accrescimento per tutti». L’interesse del nuovo direttivo sarà la valorizzazione del paese a trecentosessanta gradi, tramite la promozione di iniziative, sia nuove sia in continuità con il passato.
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
L’uscente Rinaldo Pottino, alla guida del sodalizio negli ultimi quattro anni, continuerà a collaborare in qualità di presidente onorario, carica che gli è stata attribuita per il grande lavoro svolto con l’obiettivo di risanare i conti della Pro loco roveredana, raggiunto anche grazie allo sforzo dei numerosi soci. Nel nuovo direttivo sono stati eletti Michele De Conti (vicepresidente), Sara Vita (che mantiene l’incarico di segretaria economa), Paolo Montanucci (tesoriere), Paolo Barel, Oreste Borromeo, Gabriele Del Ben, Stefano Zecca, Stefano Zorzetto, Simone Turbian, Roberto Vecchione, Alberto Magri e il diciannovenne Gabriele Tramontin. Per quanto riguarda i revisori dei conti si registra l’ingresso dell’ex vicepresidente Stefano Sottana e l’uscita di Luciano Bran.
Il bilancio dell’ultima sagra di San Bartolomeo porta il segno positivo, «anche se di poco». Pottino, nella sua relazione di fine mandato, ha sottolineato come il calo degli afflussi alle sagre (20 percento in meno rispetto al 2016) sia stato registrato un po’ dappertutto, come confermato dall’Unpli Fvg (l’unione delle Pro loco regionali). È pesata, inoltre, la maggiore spesa sul fronte della sicurezza, necessaria per adeguarsi ai recenti standard normativi.
«Il nuovo consiglio, formato anche da tanti volti nuovi, è pronto per lavorare in sinergia con l’amministrazione comunale, le associazioni roveredane, la parrocchia, le istituzioni, i soggetti privati e tutti coloro che intendano avvicinarsi al sodalizio – sottolinea il neoeletto Dal Bo – Il fatto che il gruppo sia eterogeneo in termini di esperienze personali, lavorative, di studio e di età, potrà essere un fattore positivo di accrescimento per tutti». L’interesse del nuovo direttivo sarà la valorizzazione del paese a trecentosessanta gradi, tramite la promozione di iniziative, sia nuove sia in continuità con il passato.
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