Claut, vinta dalla ditta Ropele l’asta per gestire due malghe
CLAUT. È stata assegnata alla ditta di Sergio Ropele di Claut, la gestione di alcune casere del paese.L’azienda agricola, con sede a Pinedo, si è infatti aggiudicata gli alpeggi Pramaggiore e...
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CLAUT. È stata assegnata alla ditta di Sergio Ropele di Claut, la gestione di alcune casere del paese.
L’azienda agricola, con sede a Pinedo, si è infatti aggiudicata gli alpeggi Pramaggiore e Bregolina piccola, prendendo in affitto anche i relativi pascoli. L’asta è stata combattuta, visto che vi partecipavano altre quattro realtà, una delle quali di Taipana (Udine).
A pesare sulla decisione dei giudici sono stati vari elementi. Al numero di capi di bestiame posseduti e alla sede in area di montagna, si è infatti aggiunto il grado di esperienze pregresse nella gestione di strutture d’alta quota. Infine, l’aspetto economico, con la Sergio Ropele che verserà al Comune di Claut un canone annuale di 5 mila euro. Sul fronte dell’esperienza, la ditta in questione è risultata l’unica a portare a casa punti in graduatoria rispetto alle concorrenti.
L’esecutivo Bosio conta molto su questi bandi, dopo decenni di abbandono dei terreni alpini e la perdita delle tradizioni silvopastorali tipiche della zona.
In arrivo, altri progetti di gestione, ma anche di sfruttamento a prezzi popolari, di lotti boschivi. (f.fi.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
L’azienda agricola, con sede a Pinedo, si è infatti aggiudicata gli alpeggi Pramaggiore e Bregolina piccola, prendendo in affitto anche i relativi pascoli. L’asta è stata combattuta, visto che vi partecipavano altre quattro realtà, una delle quali di Taipana (Udine).
A pesare sulla decisione dei giudici sono stati vari elementi. Al numero di capi di bestiame posseduti e alla sede in area di montagna, si è infatti aggiunto il grado di esperienze pregresse nella gestione di strutture d’alta quota. Infine, l’aspetto economico, con la Sergio Ropele che verserà al Comune di Claut un canone annuale di 5 mila euro. Sul fronte dell’esperienza, la ditta in questione è risultata l’unica a portare a casa punti in graduatoria rispetto alle concorrenti.
L’esecutivo Bosio conta molto su questi bandi, dopo decenni di abbandono dei terreni alpini e la perdita delle tradizioni silvopastorali tipiche della zona.
In arrivo, altri progetti di gestione, ma anche di sfruttamento a prezzi popolari, di lotti boschivi. (f.fi.)
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