Scontro auto-camion, muore a 35 anni
L'incidente a Spilimbergo, sulla Cimpello-Sequals. La vittima è Fabio Zilli, di Solimbergo, dipendente di un’impresa di Maniago. Ferito il conducente del mezzo pesante
Ilaria Purassanta
Incidente sulla Cimpello-Sequals: un morto e un ferito
SPILIMBERGO. Fabio Zilli è morto a 35 anni, dopo un terribile incidente sulla Cimpello-Sequals, avvenuto lunedì sera alle 18.35 nei pressi dell’uscita di Tauriano.
Il giovane di Solimbergo stava rincasando dalla sua fidanzata quando, secondo la ricostruzione della Polstrada di Spilimbergo, intervenuta sul posto per i rilievi, al volante della sua Volkswagen Polo ha invaso l’altra corsia di marcia, dove però stava sopraggiungendo un autocarro. In quel punto non c’è la linea continua. L’urto è stato talmente violento che l’automobile si è incuneata sotto le ruote del camion, che si è rovesciato su un fianco. La Volkswagen di Zilli, dopo l’impatto, è finita nel fosso.
C’è voluto l’intervento dei vigili del fuoco di Spilimbergo per estrarre dalle lamiere il giovane ferito. Subito le sue condizioni sono apparse molto gravi. Il giovane è stato trasportato d’urgenza al più vicino ospedale, quello di Spilimbergo, in codice rosso.
Le manovre di rianimazione, cominciate sul posto, sono proseguite anche al pronto soccorso di Spilimbergo. Non c’è stato, però, nulla da fare: i traumi riportati dal ragazzo erano troppo gravi. Alla guida dell’autocarro, c’era invece il giovane F.O., 29 anni, residente a San Vito al Tagliamento, operaio.
Il camion, adibito al trasporto di animali vivi, in quel momento era vuoto. Secondo la ricostruzione della Polstrada, l’autocarro arrivava da Sequals. Il conducente del mezzo pesante non è riuscito a evitare l’impatto. Il 29enne sanvitese è rimasto ferito in modo lieve ed è stato portato in ospedale per gli accertamenti. La Cimpello-Sequals è rimasta chiusa sino alle 21, quando i veicoli, sotto sequestro in attesa di ulteriori accertamenti disposti dalla Procura, sono stati rimossi.
Mentre la Polstrada eseguiva i rilievi dell’incidente, il cellulare di Zilli ha cominciato a squillare. Era la sua fidanzata. Così i familiari hanno appreso dell’incidente e si sono precipitati in ospedale. «Una grande passione per il calcio che lo aveva portato a giocare nelle squadre locali, tra cui gli amatori della Val Tramontina, e a non perdere l’appuntamento dei tornei di paese, in particolare quelli estivi.
E la Juventus era la sua squadra del cuore. Una persona buona, disponibile e sempre col sorriso, un amico che sarà difficile dimenticare»: è il ritratto di Fabio Zilli dipinto da quanti lo hanno conosciuto, in primis gli amici di Meduno, paese in cui è nato e cresciuto, e di Solimbergo, dove si era trasferito. Fabio è cresciuto in via Castello, nel centro del comune medunese, assieme alla mamma Maria Pia e ai nonni. Al suo fianco c'è sempre stata anche la cugina Francesca, con cui ha trascorso infanzia e adolescenza.
Erano come fratelli, come ha raccontato Francesca, cercando di trovare la forza di parlare di quel cugino adorato che ha appena perso. Negli ultimi anni il trasferimento a Solimbergo, paese nel quale Fabio ha numerosi amici e la fidanzata Alessia. Una seconda famiglia per lui. Ma Fabio si era fatto benvolere anche fuori del comune natale e di quello di residenza: faceva parte del “Team spacamanari”, un gruppo di amici che segue il boscaiolo medunese Michael Del Pin nelle gare di taglialegna che si tengono anche all’estero. Amici e conoscenti non si capacitano di quanto accaduto nella serata di lunedì.
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