Frana il terreno in Val Tramontina, liberati i turisti bloccati
Si tratta di una ventina di persone che aveva preferito restare in valle sebbene vigili del fuoco e carabinieri avessero approntato, assieme a Protezione civile comunale e Soccorso alpino, un passaggio nel bosco, attraverso un'antica mulattiera

PORDENONE. Sono stati liberati tutti i turisti rimasti intrappolati dalla frana che era caduta a Capodanno in Val Tramontina. Si tratta di una ventina di persone che aveva preferito restare in valle sebbene vigili del fuoco e carabinieri avessero approntato, assieme a Protezione civile comunale e Soccorso alpino, un passaggio nel bosco, attraverso un'antica mulattiera.
L'arteria è rimasta aperta giusto il tempo di far defluire i veicoli dei villeggianti e di consentire ai due residenti stabili - e ad altrettanti dipendenti della Edison - di posizionare i loro mezzi a monte e a valle della frana. Questo per consentire loro di scendere in pianura e di salire alle dighe di Cà Selva e Cà Zul senza dover fare a piedi l'intero percorso, lungo circa sei chilometri. Subito dopo è scattata l'ordinanza di chiusura firmata dal sindaco di Tramonti di Sopra Giacomo Urban. «I lavori inizieranno subito - ha annunciato il sindaco - e se ne occuperà la Protezione civile Fvg».
«Il tratto che ha ceduto è insidioso e c'è la necessità di consolidarlo adeguatamente prima di riaprirlo. Ci vorranno alcune settimane - ha proseguito il sindaco - È andata bene che quella grande quantità di detriti è precipitata quando non transitava nessuno: questo ci spinge a fare controlli lungo tutto il tratto fino alle dighe».
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