SACILE. Furto di un portafoglio e proteste contro i sacchetti bio: mercato animato a Sacile. Tanta gente pronta allo shopping scontato e, nella calca dei banchi vicino alla loggia del municipio, una signora è stata alleggerita del portamonete. «Ne avevo due nella borsa – ha raccontato avvilita la sacilese –. Quello con i documenti c’è, ma è sparito il secondo con 100 euro».
Che fare? «Dura lex sed lex – ha citato in latino l’ambulante –: dobbiamo rispettare la legge». L’idea alternativa? «Qui le borse non si pagano». Un ambulante ha presentato quelle di carta a zero eurocent.
Il sindaco. Sui sacchetti bio per la frutta e la verdura è intervenuto anche il sindaco Roberto Ceraolo. «C’è un aspetto nella vicenda che mi fa arrabbiare – ha detto Ceraolo –: è la mancanza di rispetto per il cittadino-cliente».
Ceraolo ha un dubbio, simile a quello di tanti ambulanti e sacilesi. «Qual è l’obiettivo di questa norma? – si è chiesto il sindaco –. Bonificare l’Italia dalla plastica non degradabile? Oppure ci sono altri scopi che ci sfuggono?».
Quello ecologico non va dimenticato per i bio-sacchetti. «L’aspetto ambientale è fondamentale ma poteva essere perseguito vietando l’uso di plastiche diverse da quelle biodegradabili – ha semplificato il sindaco –. Ogni commerciante deve essere libero di interpretare e di comportarsi come vuole sulla scelta di fare pagare al cliente o meno i bio sacchetti. Direttamente o indirettamente».
Risultato? «Una norma illiberale e con sanzioni spropositate – ha condannato la legge Ceraolo –. Non produce altro effetto se non quello di aumentare la sfiducia del popolo nei confronti della classe che lo dirige. E questo non fa bene a nessuno».
Gli ambulanti. Pollice verso degli ambulanti del mercato settimanale sui bio sacchetti e tanti clienti hanno usato le loro borse. Giovedì 4 gennaio non ci sono stati controlli sull’applicazione della nuova legge.
«Ai colleghi veneti sono arrivate le prime multe – ha segnalato Edy Pessot del mercatino Agrizero – per avere smaltito il magazzino dei sacchetti precedenti: da 50 a 2.500 euro. Osserviamo la legge ma ci piange il cuore».
Anche il mercatino agricolo giudica negativamente i sacchetti bio. Pessot con i colleghi di Agrizero l’ha detto chiaro: «Imporre costi aggiunti ai clienti anche di pochi euro al netto annui, non è nel nostro stile ma siamo obbligati per legge a farlo. È un altro balzello inutile».
Costi dei sacchetti per frutta, verdura, carne e pesce obbligatori nel registratore di cassa. «I mercati a Sacile di giovedì e martedì abbattono i costi del 20-30% medi con prodotti genuini – hanno rilevato gli ambulanti –. Che bisogno c’è di borse bio?».
©RIPRODUZIONE RISERVATA