Lapide per il pilota brasiliano caduto nel 1945
Morì a 19 anni nello schianto del suo aereo a Tauriano dopo aver bombardato la polveriera
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SPILIMBERGO. «Un episodio della storia sconosciuto ai più, di cui è stato protagonista un giovane militare brasiliano che, eroicamente, ha donato la sua vita a difesa degli ideali di pace e libertà. Siamo oggi qui per rendergli omaggio, soprattutto per ricordare alle giovani generazioni quanti, come lui, con coraggio e generosità, sacrificio e dedizione, hanno contribuito a liberare l’Italia dal dominio nazifascista»: lo ha affermato il sindaco di Spilimbergo Renzo Francesconi al momento dello scoprimento di un cippo a Tauriano, nelle vicinanze del deposito di munizioni “Charlie”, alla memoria del pilota d’aereo brasiliano Frederico Gustavo dos Santos (pluridecorato alla memoria in patria). Alla cerimonia – in occasione della festa di Santa Barbara, protettrice degli artiglieri, dei marinai e dei vigili del fuoco – era presente il console brasiliano in Slovenia, Renato Mosca, in rappresentanza del Paese sudamericano.
Nato in Brasile, a Salvador, nell’ottobre del 1925 (la città gli ha dedicato una strada) e appassionato di aerei, il tenente Frederico Gustavo dos Santos aveva conseguito il brevetto di pilota e partecipato a diverse operazioni aeree sul suolo italiano. Il destino lo portò a colpire la polveriera di via Arba, il 13 aprile del 1945. I suoi colpi fecero esplodere una casamatta piena di munizioni ma l’effetto dell’esplosione danneggiò il suo aereo, sino a farlo precipitare. Il militare, giunto volontariamente a combattere sul suolo italiano, morì per l’impatto all’interno della polveriera.
Dopo una messa celebrata dal parroco di Tauriano e Istrago, don Paolo Zaghet, è stata recitata la preghiera dell’artificiere, quindi la cerimonia al cippo che porta la targa a ricordo dell’evento bellico. Il tenente colonello Antonio Boccongelli, capo del deposito munizioni, ha ringraziato le ditte Grigolin e Ghiaie Dell’Agnese per aver fornito i materiali per il cippo e la Scuola mosaicisti di Spilimbergo per il mosaico posto sopra la targa.
Emozionato l’ambasciatore brasiliano a Lubiana, il quale ha evidenziato come «per il Brasile, questo fatto tragico, racconti una delle prima volte in cui giovani brasiliani partirono alla volta dell’Europa per difendere i popoli fratelli, come quello italiano». (g.z.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Nato in Brasile, a Salvador, nell’ottobre del 1925 (la città gli ha dedicato una strada) e appassionato di aerei, il tenente Frederico Gustavo dos Santos aveva conseguito il brevetto di pilota e partecipato a diverse operazioni aeree sul suolo italiano. Il destino lo portò a colpire la polveriera di via Arba, il 13 aprile del 1945. I suoi colpi fecero esplodere una casamatta piena di munizioni ma l’effetto dell’esplosione danneggiò il suo aereo, sino a farlo precipitare. Il militare, giunto volontariamente a combattere sul suolo italiano, morì per l’impatto all’interno della polveriera.
Dopo una messa celebrata dal parroco di Tauriano e Istrago, don Paolo Zaghet, è stata recitata la preghiera dell’artificiere, quindi la cerimonia al cippo che porta la targa a ricordo dell’evento bellico. Il tenente colonello Antonio Boccongelli, capo del deposito munizioni, ha ringraziato le ditte Grigolin e Ghiaie Dell’Agnese per aver fornito i materiali per il cippo e la Scuola mosaicisti di Spilimbergo per il mosaico posto sopra la targa.
Emozionato l’ambasciatore brasiliano a Lubiana, il quale ha evidenziato come «per il Brasile, questo fatto tragico, racconti una delle prima volte in cui giovani brasiliani partirono alla volta dell’Europa per difendere i popoli fratelli, come quello italiano». (g.z.)
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