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Trasporto pubblico

Ecco Blues: il nuovo treno green e hi-tech prende servizio sui binari regionali

Consegnato il primo degli 11 convogli ad alimentazione ibrida, ai quali se ne aggiungeranno 14 elettrici

Francesco Codagnone
2 minuti di lettura

In viaggio a ritmo di Blues: si chiama così il nuovo treno green e hi-tech di Trenitalia arrivato sui binari del Friuli Venezia Giulia.

Un treno moderno, più tecnologico, più accessibile e più sostenibile, grazie a tre diverse modalità di alimentazione: elettrica, diesel e a batterie. Progettato e realizzato dalla nipponica Hitachi Rail, il nuovo Regionale Blues è stato inaugurato giovedì 29 marzo alla stazione di Trieste: dopo il periodo di pre-esercizio, entrerà in funzione sull’intera rete regionale, in quanto compatibile sia con le linee elettrificate che con quelle non elettrificate.

Le prime tratte saranno Trieste-Sacile e Udine-Cervignano-Trieste, poi la Casarsa-Portogruaro e la linea pedemontana. Il treno mette a disposizione 300 posti a sedere, 12 posti per le bici ed è completamente accessibile per le persone a ridotta mobilità.

Sul fronte pratico, il maggiore comfort si traduce in nuovi servizi e migliori dotazioni di bordo, come una predisposizione wi-fi, monitor Lcd per fornire informazioni in tempo reale ai viaggiatori e un sistema di climatizzazione che può essere regolato in modo automatico sulla base del numero delle persone presenti. E poi più sicurezza, con l’aumento delle telecamere a bordo.

Entro i primi mesi del 2024, i Blues in circolazione in regione saranno in tutto 11, ai quali si aggiungeranno 14 treni elettrici Rock, che abbasseranno così a 9 anni l’età media della flotta regionale.

Intanto ieri la consegna del primo treno ibrido, al binario 1 della stazione di Trieste: nella curiosità dei pendolari del mattino, lo ha inaugurato il presidente della Regione Massimiliano Fedriga. Al suo fianco il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, la direttrice regionale Trenitalia Fvg Elisa Nannetti, la direttrice Business Trenitalia Fvg Sabrina De Filippis e il direttore centrale Infrastrutture e Territorio della Regione Marco Padrini.

Foto in posa con berretto da capotreno, discorsi di rito, poi il taglio del nastro, accompagnato da un lungo fischio dal macchinista: si compie così «un passo verso l’ammodernamento dei mezzi di trasporto della nostra regione – incalza Fedriga, aggirandosi tra i vagoni nuovi di zecca –, all’insegna dell’innovazione tecnologica, del basso impatto ambientale e del maggior comfort per i viaggiatori».

Il Blues è il primo convoglio ibrido di Trenitalia con tre modalità di alimentazione: elettrica, diesel e a batterie.

Una tecnologia di ultima generazione che si traduce in migliori prestazioni, riduzione del consumo di carburante e forte riduzione in termini di emissioni di Co2 rispetto agli attuali treni a diesel: il tutto possibile grazie anche all’uso delle batterie in fase di ingresso e uscita dalle stazioni. È dotato infatti di batterie che forniscono maggiore potenza alle ruote rispetto a quella erogata con il solo motore termico, utile per dare una spinta soprattutto in salita, con benefici sul rispetto dei tempi di percorrenza.

L’introduzione dei Blues, ricorda Sabrina De Filippis, rientra nell’ampio piano di investimenti complessivi, pari a circa 400 milioni di euro, finalizzato a migliorare l’offerta di servizi a favore dei pendolari.

La pianificazione include anche oltre 270 milioni per l’aggiornamento del parco mezzi su rotaia, di cui 137 a carico di Trenitalia e 133 di risorse statali assegnate alla Regione: per De Filippis «una vera e propria rivoluzione nell’esperienza di viaggio e nella mobilità quotidiana, a vantaggio di cittadini e turisti»

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