Floro Flores: col Catania sarà la gara della svolta
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UDINE. Non ha cominciato bene la stagione, condizionato da un infortunio muscolare prima di finire risucchiato nel vortice dell’anonima prestazione genovese. Ora Floro Flores ha ripreso morale e soprattutto una condizione accettabile dopo la settimana di lavoro conclusa con una prestazione incoraggiante in amichevole contro il Koper, al punto da sentirsi di promettere un pronto riscatto con il Catania.
«Vorrei che con il Catania fosse la partita della svolta per me e per l’Udinese». Ecco l’annuncio arrivato via internet tra le dichiarazioni rilasciate al sito ufficiale della società. Ma non solo, perchè Floro è stato il primo dei suoi compagni a ridimensionare i voli pindarici, quel quinto posto sbandierato da molti prima della falsa partenza con Parma e Sampdoria.
- Dopo il deludente avvio di campionato, è giusto parlare di partita della svolta riferendosi alla sfida col Catania?
«Nel calcio è facile essere esaltati e anche “massacrati”. Ci vuole equilibrio anche da parte nostra e per questo ritengo che sia importante non lanciarsi più in proclami anche per quanto riguarda il piazzamento finale. Pensiamo prima alla salvezza e poi cambieremo obbiettivo. Dico questo perchè siamo giovani e facciamo presto a buttarci giù di morale quando le cose non vanno bene, quindi proviamo a restare equilibrati e a tenere un profilo basso».
- Domenica si riparte col Catania, che si presenterà al Friuli ancora al palo senza neanche un punto in classifica...
«Infatti non hanno cominciato bene e quindi verranno a Udine per ottenere i tre punti. Penso possa saltare fuori una bella partita, ma io vorrei che questa fosse la partita della svolta per me e per l’Udinese».
- Ripartire quindi, e magari cominciare a mantenere le promesse d’inizio stagione. Anche per quanto la riguarda questo è un anno importante. È partito Quagliarella, lei praticamente ne ha ereditato posto e ruolo al centro dell’attacco proprio come desiderava, quindi ora spetta solo a lei dare seguito alle parole con i fatti.
«Sì, devo farlo. Devo crescere, prendere completamente coscienza del mio potenziale e soprattutto fare in modo di capitalizzare al meglio le occasioni che mi si presenteranno. Questo deve essere il mio anno e farò di tutto per riuscirci».
- Intanto ha ripreso a segnare, seppur in amichevole e per un attaccante è sempre una bella iniezione di fiducia, vero?
«È così. Fare gol è sempre importante, per il morale e per la fiducia nei tuoi mezzi. L’importante in partite come quelle degli ultimi giorni è scendere in campo con l’atteggiamento giusto».
- E lo stato di forma la soddisfa?
«Sì, sono contento di essere tornato a certi livelli. Ora spero di riuscire a farle vedere anche quando ci saranno i tre punti in palio. Mi sentivo molto bene a inizio stagione, poi è arrivato lo stop contro il Getafe con l’infortunio muscolare. È stato un vero peccato. Ora penso di essere all'ottanta per cento».
Stefano Martorano
«Vorrei che con il Catania fosse la partita della svolta per me e per l’Udinese». Ecco l’annuncio arrivato via internet tra le dichiarazioni rilasciate al sito ufficiale della società. Ma non solo, perchè Floro è stato il primo dei suoi compagni a ridimensionare i voli pindarici, quel quinto posto sbandierato da molti prima della falsa partenza con Parma e Sampdoria.
- Dopo il deludente avvio di campionato, è giusto parlare di partita della svolta riferendosi alla sfida col Catania?
«Nel calcio è facile essere esaltati e anche “massacrati”. Ci vuole equilibrio anche da parte nostra e per questo ritengo che sia importante non lanciarsi più in proclami anche per quanto riguarda il piazzamento finale. Pensiamo prima alla salvezza e poi cambieremo obbiettivo. Dico questo perchè siamo giovani e facciamo presto a buttarci giù di morale quando le cose non vanno bene, quindi proviamo a restare equilibrati e a tenere un profilo basso».
- Domenica si riparte col Catania, che si presenterà al Friuli ancora al palo senza neanche un punto in classifica...
«Infatti non hanno cominciato bene e quindi verranno a Udine per ottenere i tre punti. Penso possa saltare fuori una bella partita, ma io vorrei che questa fosse la partita della svolta per me e per l’Udinese».
- Ripartire quindi, e magari cominciare a mantenere le promesse d’inizio stagione. Anche per quanto la riguarda questo è un anno importante. È partito Quagliarella, lei praticamente ne ha ereditato posto e ruolo al centro dell’attacco proprio come desiderava, quindi ora spetta solo a lei dare seguito alle parole con i fatti.
«Sì, devo farlo. Devo crescere, prendere completamente coscienza del mio potenziale e soprattutto fare in modo di capitalizzare al meglio le occasioni che mi si presenteranno. Questo deve essere il mio anno e farò di tutto per riuscirci».
- Intanto ha ripreso a segnare, seppur in amichevole e per un attaccante è sempre una bella iniezione di fiducia, vero?
«È così. Fare gol è sempre importante, per il morale e per la fiducia nei tuoi mezzi. L’importante in partite come quelle degli ultimi giorni è scendere in campo con l’atteggiamento giusto».
- E lo stato di forma la soddisfa?
«Sì, sono contento di essere tornato a certi livelli. Ora spero di riuscire a farle vedere anche quando ci saranno i tre punti in palio. Mi sentivo molto bene a inizio stagione, poi è arrivato lo stop contro il Getafe con l’infortunio muscolare. È stato un vero peccato. Ora penso di essere all'ottanta per cento».
Stefano Martorano
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