Muriel-Samp si decide e qui serve una punta
Ieri ultimatum doriano: Pozzo deve rinunciare al riacquisto

UDINE. Ecco l’apertura che Gino Pozzo aspettava, ma anche l’ultimatum doriano e la necessità di pensare a un sostituto per rimpolpare la rosa affidata ad Andrea Stramaccioni nel caso ci fosse il via libera a Muriel. Dopo le botte rimediate l’altra sera per mano della Lazio, nella prima gara del dopo Manolo Gabbiadini, la Sampdoria ha avuto un altro contatto con l’Udinese per portare avanti l’affare.
Sotto la regia dell’agente Fifa e procuratore del sudamericano, Alessandro Lucci, il passo che ha fatto avvicinare Massimo Ferrero e Pozzo è legato alla percentuale sulla futura vendita di Luis. Attenzione, bisogna ancora limare alcuni particolari importanti. La Samp vorrebbe chiudere a 10 più bonus, l’Udinese a 12 più premi legati al rendimento di Muriel con la maglia blucerchiata (gol, assist, gare disputate), va il fatto che il club bianconero possa monetizzare anche la possibile esplosione di Luisito è un dettaglio fondamentale. Sul questo fronte, stando alle solite voci di corridoio, i doriani al massimo vorrebbero arrivare al 25 per cento della differenza. Esempio: si chiude l’accordo per un riscatto (a giugno) a 10 più due di bonus, si vende il ragazzo a un top club a 28 perchè ha fatto 12 gol, l’Udinese intasca il 25 per cento di 16 milioni (4). Pozzo (Gino) però vorrebbe avere anche la possibilità di riacquistarlo pagando un premio di valorizzazione, sul modello dell’affare Nico Lopez col Verona. Ma la Samp non ci sta, chiede all’Udinese di decidere entro poche ore altrimenti si orienterà altrove.
Dovesse chiudere l’affare, Pozzo dovrà cercare di accelerare i tempi per potenziare un reparto (quello d’attacco) che deve fare già i conti con l’età e – soprattutto – le motivazioni dell’infinito Totò. Insomma, non si può pretendere che Di Natale continui a tirare la carretta da solo con al fianco il solo Thereau e il volenteroso Geijo. Serve un sostituto di Muriel, uno scattista, come ha fatto capire lo stesso Strama. Difficile arrivare a una soluzione italiana, nel senso di un giocatore che è già tesserato in serie A: qui piacciono Defrel, per il quale tuttavia il Cesena ha respinto anche un’offerta del Toro (che metteva Larrondo sul piatto della bilancia come contropartita) e il milanista Niang, talento 20enne e grezzo che i rossoneri hanno messo sul mercato e che vorrebbero controllare con un patto di riacquisto a prezzo maggiorato, una prospettiva che non piace da queste parti e che spinge il franco-senegalese lontano dall’Italia, in Inghilterra, a Newcastle.
Capitolo cessioni: le “sberle” (cinque) hanno fatto muovere anche il Cagliari per Zeljko Brkic, anche se la rinuncia dell’Augsburg a un acquisto a titolo definitivo ha fatto la differenza. Con la formula del prestito è meglio girare il serbo in Italia.
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