Relato, silurato, non parla. Gli allenatori lo difendono
Con un post di Fb l’Atomat Pav Udine aveva annunciato l’esonero del coach. «Solitamente i panni sporchi si lavano in casa». «Una roba vergognosa»

UDINE. Mentre Marco Relato sceglie il silenzio dopo l’esonero motivato dai suoi modi bruschi, il mondo del volley insorge contro quella che definisce come una indelicatezza dell’Atomat Pav Udine nel gestire la situazione.
Le modalità comunicative utilizzate dalla società del presidente Marcello Gianardi per liquidare il tecnico della prima squadra che milita in B1 non sono piaciute a molti.
A finire sotto accusa in primis il breve commento postato giovedì sera sulla pagina Facebook della società: «La Pav Udine comunica di aver alfine sollevato Marco Relato dall’incarico di allenatore della prima squadra, stante il ripetersi, nonostante ripetuti richiami nel corso della stagione, di comportamenti non conformi alla delicatezza del ruolo e improntati talora a mancanza di rispetto nei confronti delle atlete».
Non sono piaciuti né il mezzo utilizzato per comunicarlo né il tenore del post. Il commento dell’allenatore palmarino Eugenio Borgo ben riassume il pensiero di molti.
«Mi sembra una decisione grave e comunque, a mio parere, da non mettere così in chiaro “online” – scrive Borgo –. Ci poteva esser un comunicato del tipo... “per visioni diverse del programma etc etc. Ok non corrisponde magari alla realtà dei fatti ma... scrivere questo vuol dire “massacrare” un coach, guarda caso a fine stagione... Non mi piace!».
Gli fanno eco i tecnici regionali Alessandro Brigandì e Diego Pizzol. «Ma si scrive così un comunicato? Una roba vergognosa !!! e poi a noi, credetemi, le motivazioni non interessano... potevate evitare qualsiasi commento non conforme alla delicatezza del ruolo... Grazie, un “povero e indifeso allenatore”», ha scritto il primo.
«Solitamente i panni sporchi si lavano in casa. Spero per Marco che abbia preso tutto quello che gli spetta, visto che gratuitamente è già stato offeso. Si poteva evitare», commenta invece il secondo.
Il contenuto del comunicato non è stato insomma gradito da molti, che ieri telefonicamente non hanno mancato di far sapere la propria disapprovazione anche alla stessa società per il poco tatto utilizzato nella diffusione della notizia.
«Il mondo del volley non è certo nuovo agli esoneri – spiega una tra le tante voci ascoltate ieri – e talvolta anche per motivi disciplinari gravi. È legittimo che una società possa esonerare il proprio tecnico, ma deve farlo sempre con garbo. Le esternazioni fatte nei confronti di Marco Relato sono molto pesanti e lesive, sia nei confronti della sua persona che della sua professionalità».
Ieri impossibile contattare Marco Relato e a sentire il suo parere. È stato comunque esonerato solo dalla guida della prima squadra.
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