Weekend degli addii: Corazza si ritira, via Basso e Fabris
Volley: la 32enne lascia dopo una grande carriera in serie A. La Friultex saluta “Sissi”, che volerà in America, e il capitano

CHIONS. Il weekend degli addii, con un unico denominatore comune: Chions. Uno è davvero clamoroso, quello di Ilaria Corazza, 32 anni.
Si tratta di una delle giocatrici più forti che abbia mai avuto la provincia di Pordenone e che, sia pur con grave ritardo e non per colpa sua, ha conosciuto tardi il palcoscenico della serie A, giocando a Filottrano nelle Marche in A2.
«Grazie a tutte quelle persone – ha scritto Ilaria Corazza – che hanno reso la pallavolo un pezzo importante del mio cuore: mi avete fatto lottare per un amore così grande che ha occupato 20 anni della mia vita, grazie a tutte le persone che hanno visto in me non solo un'atleta ma anche Ilaria».
«La pallavolo – continua – non mi ha mai tolto niente perché in un modo o nell'altro restituiva le emozioni che mi facevano sentire viva. Ringrazio tutte le persone che mi hanno fatto credere in questo amore».
Corazza ha vinto con l’Italia giovanile l'8 Nazioni proprio a Villotta nel 2004, di fronte...alla sua abitazione. Ha giocato a Chions, Porcia, San Lazzaro, Rovigo, Chieri, Filottrano, e Pinerolo.
Non lasciano la pallavolo (anzi) ma la Friultex: Silvia Basso e il capitano Giorgia Fabris. Basso potrebbe partire addirittura per gli Usa. Fabris deciderà quale percorso pallavolistico intraprendere parallelamente agli studi.
Commovente anche la lettera di Silvia. Ha ricordato, nel suo commiato, la più grande soddisfazione della carriera, il titolo di vicecampionessa italiana a Chioggia, in under 16, nel 2013, quando “Sissi” venne eletta alzatrice più forte del Paese.
«C’è chi vince e c’è chi perde. A volte – scrive - si perde e si vince allo stesso tempo, sacrificando qualcosa per la fiducia in qualcos’altro. Si sciolgono amicizie e se ne creano di nuove, più forti. Si trascura il “moroso” per legarsi all’allenatore. Si collezionano ginocchiere e scarpe da ginnastica invece che gonne e tacchi. Gioco da nove anni, e non c’è partita, allenamento, compagna di squadra e allenatore che non mi abbia aiutata a crescere. Grazie a voi, ho vinto sempre».
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