«Gorizia e Pordenone ripartiranno dai giovani»
Derby di A per Udine e Trieste, ma il presidente della Fip regionale Adami pensa anche a chi è in crisi

UDINE. È un’altra estate complicata per il basket regionale delle “minors”, fra rinunce più o meno ventilate e aventi diritto che rinunciano al ripescaggio. Siamo quasi ad agosto e ancora non è noto il numero delle squadre partecipanti ai prossimi campionati di C Gold e C Silver. Proviamo quindi a vedere gli scenari che si prospettano, tastando il polso al movimento cestistico targato Fvg con il presidente della Fip regionale Giovanni Adami.
Veneto vs Fvg. Sul campo si tiene botta nel confronto con i “vicini”. Tarcento in finale di coppa Italia, quattro squadre su otto ai play-off di C Gold, addirittura tre su quattro alle finali promozione in B femminile. All’atto delle iscrizioni, però, si fatica a tenere il passo. «Due anni fa ci chiesero di fare la C da soli, noi abbiamo detto no – prosegue Adami – perché abbiamo la necessità di confrontarci anche oltre al Tagliamento. Le difficoltà di alcune società sono cicliche, la vera bufera ci fu nel 2013-’14. Se due o tre squadre si auto-retrocedono, le aiutiamo, ma senza favoritismi. L’Ardita è una società storica, Tarcento è stata la seconda in regione dopo la Calligaris a raggiungere la finale di Coppa Italia».
Situazione C Gold. Le rinunce di Tarcento e Ardita hanno ridotto a 13 il numero delle squadre iscritte. Siamo lontani dalle 16 “richieste” dalla Fip Veneto cui è affidata la gestione del campionato. Ma anche il numero di 14 ipotizzato nel testo in caso di rinunce rischia di essere fuori portata. Se ci sarà ripescaggio, non sarà certo dal Fvg: Ubc e Spilimbergo hanno declinato. «A questo punto o verrà ripescata una squadra veneta, o si farà una C Gold a 13 squadre – spiega Adami – e la decisione definitiva si avrà a giorni dopo la riunione del comitato Fip Veneto».
Situazione C Silver. Anche al “piano di sotto” le iscritte al momento sono 13, vista la rinuncia dell’Aibi Fogliano e del neonato Ronchi Basket Club, che avrebbe dovuto rilevarne i diritti sportivi. Il posto degli isontini potrebbe essere preso dalla Virtus Feletto: «È l’unica che dalla serie D ha fatto richiesta d’ammissione. Verrà valutata nel prossimo consiglio federale prima dell’inizio dell’Europeo U16 femminile a Udine».
Crisi isontina. La Falconstar Monfalcone è rimasta l’unica portabandiera del basket isontino in C Gold. In C Silver tengono duro Romans e la neopromossa Goriziana, che raccoglie dall’Ardita il testimone di prima realtà del capoluogo, prolungando una staffetta iniziata nel 2010 con la chiusura della Nuova Pallacanestro Gorizia. Adami pensa positivo: «Il passo indietro dell’Aibi Fogliano non mi preoccupa, perché continua a operare intensamente nel vivaio. Quanto a Gorizia, voglio che diventi un riferimento forte proprio per il basket giovanile, sul tema sono in sintonia di idee col referente provinciale Bassi».
Crisi pordenonese. Ecco un’altra provincia in difficoltà. Nel femminile c’è il Sistema Rosa che in A2 tiene alta la bandiera, ma nel maschile la situazione non è delle più felici. Il Pienne ha chiuso i battenti, la Vis Spilimbergo in due anni è scesa dalla B alla C Silver, dove ora è approdata la 3S Cordenons, raccogliendo l’eredità del Sistema Basket, retrocesso dopo una sola stagione in categoria. «La passione per il basket nel Pordenonese è viva, come dimostra la partecipazione di pubblico alle recenti finali under 18 Eccellenza. C’è bisogno di un elemento trainante e sono dell’avviso che lavorando bene sui giovani si possa tornare in B nel giro di pochi anni». Il declino di Gorizia e Pordenone è la metà oscura di un movimento che a Udine e Trieste ha saputo rialzare la testa e si appresta a rivivere un derby di serie A.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori