Il Friuli sarà decisivo per assegnare la maglia rosa numero 100
Giro d'Italia 2017, l'anticipazione. Tappa di Piancavallo venerdì 26 maggio a 48 ore dall’arrivo finale. Sarà una frazione scoppiettante: e la Carnia già si prepara

UDINE. Il Giro d’Italia 2017 sarà presentato martedì al palazzo del Ghiaccio di Milano, eppure possiamo già dirvi che ancora una volta la corsa rosa si deciderà in Friuli. O almeno anche in Friuli.
Che la prossima edizione, quella numero cento, interesserà il territorio della nostra regione lo si sapeva da maggio quando era uscita allo scoperto la candidatura del Piancavallo per un arrivo di tappa unita a quella di Pordenone per la partenza del giorno dopo. La novità dell’ultima ora però è la collocazione delle due tappe.
Ed è una novità clamorosa: la frazione che si concluderà sopra Aviano si correrà venerdì 26 maggio e sarà la terz’ultima della corsa rosa.
Sabato 27 maggio, invece, la carovana ripartirà da Pordenone per quella che sarà l’ultima tappa di montagna dell’edizione, una frazione impegnativa che quasi certamente prevederà la dura scalata del Monte Grappa (durissimo il versante di Semonzo) e un arrivo in salita all’altopiano di Asiago.
Insomma, cent’anni dopo l’eroica difesa delle truppe italiane di quell’altopiano dopo la ritirata di Caporetto, lassù arriveranno i ciclisti, portatori di pace, progresso ma determinati più che mai a contendersi la decisiva maglia rosa.
Attenzione però: viste le anticipazioni uscite in queste settimane sul web (ormai rivale quasi imbattibile per le bocche cucite di Rcs e gli organizzatori locali, Enzo Cainero compreso) è quasi certo che a Milano il Giro d’Italia domenica 28 maggio non si concluderà con la tradizionale passerella riservata ai velocisti bensì con una cronometro.
Ecco perché la corsa rosa si deciderà anche in Friuli. Ancora una volta, proprio come accadde nel maggio 2014, quando, dopo la tappa con arrivo sullo Zoncolan, ci fu l’arrivo davanti a Piazza dell’Unità d’Italia a Trieste con tanto di spettacolare benvenuto da parte delle Frecce Tricolori. Ancora una volta, e forse ancora di più.
Sì, perché la frazione che arriverà a Piancavallo sarà strategica nel disegno del Giro d’Italia numero cento. Un’edizione che, come anticipato da Rcs a metà settembre, partirà dalla Sardegna con tre tappe. Poi, nel primo giorno di riposo, trasferimento in Sicilia e primo arrivo in salita sull’Etna.
Il giorno dopo omaggio a Vincenzo Nibali, dopo che in Sardegna c’era stato quello a Fabio Aru, nella tappa con arrivo a Messina.
Ecco, la sfida è già disegnata per il 2017: Aru contro Nibali, e Nibali contro Aru, gli ex compagni di squadra per la prima volta di fronte come rivali.
Altri big? Impossibile che pezzi da 90 di prima fascia come Chris Froome, Nairo Quintana e Alberto Contador scelgano le strade italiane anzichè quelle le dorate del Tour de France.
Dopo Puglia, una crono a Foligno (dopo il Barolo, il Prosecco e il Chianti toccherà al Vermentino) e l’omaggio a Coppi a Castellania, arriverà un arrivo in salita a Oropa e, martedì 23 maggio, la tappa regina con Mortirolo, dal versante facile, e doppia scalata dello Stelvio dopo l’ultimo giorno di riposo.
Qui la nebbia alzata dal direttore del Giro Mauro Vegni è impenetrabile. Dalla Lombardia la carovana si trasferirà sulle dolomiti il mercoledì.
Poi giovedì quotazione bassissima per un arrivo alla Tre Cime di Lavaredo. Sì, perché la tappa del Piancavallo partirà da San Candido.
Carta geografica alla mano Passo di Monte Croce Comelico, Cima Sappada, la Val Degano e Sella Chianzutan sono la strada più breve per arrivare ad Aviano. Se accadesse sarebbe un trionfo.
Nessuno arriverà alla tappa di venerdì 26 maggio con la maglia rosa già addosso. Spettacolo assicurato.
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