L'Udinese sprofonda a Roma: tifosi infuriati, squadra in ritiro - Il commento
Pesante sconfitta quella dei bianconeri all'Olimpico: una partita già segnata nel primo tempo. A poco è servito il miraggio del gol

Purtroppo la figuraccia era nell’aria, l’imbarcata all’Olimpico, la non partita contro la Roma era prevedibile vista l’Udinese dell’inizio di campionato.
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Quest’Udinese, lo diciamo subito, se continua così il prossimo anno giocherà sempre di sabato, in serie B. Perché, è vero, ci sono Verona, Benevento, Crotone, e un po’ meno visto il figurone col Napoli, Spal, in pratica delle squadre di serie B (ed è questa un’aggravante), ma l’Udinese delle sei partite giocate e delle cinque sconfitte (due con Spal e Chievo) ha dimostrato di essere ampiamente a livello delle “temutissime” rivali.
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I tifosi? Sono in rivolta, sul werb impazzano i commenti contro squadra e società. A Roma gli eroici 50 supporters arrivati all'Olimpico hanno assitito a uno spettacolino niente male. E alla fine sono tornati i cori contro la proprietà: "Devi spendere, devi spendere" contro la famiglia Pozzo. E sabato sera allo stadio è apparso anche uno striscione emblematico: "Adesso basta". La misura è colma. La società ha deciso di mandare da lunedì la squadra in ritiro (luogo da definirsi). C'è sabato una partita cruciale con la Sampdoria. da dentro o fuori (Delneri).
L’allarme è rosso, rosso fuoco. Ed è pure una beffa il gol della bandiera di Larsen a tempo scaduto perché proprio il danese, esordiente in serie A, nell’ora e mezza precedente ne aveva combinate più di Bertoldo.
L’Udinese, quella che faceva l’occhiolino a una possibile qualificazione europea alla vigilia, ma che gli esperti di mercato hanno sempre collocato nella fascia bassa del ranking della A, non c’è. Non c’è mai stata. L’abbiamo sopravvalutata, convinti che la rampante gioventù potesse fare la differenza.
Ma il mancato acquisto dei gol-polizza vita d’un bomber e una difesa inguardabile hanno fatto cascare il castello di carte.
Ora? Abbiamo una stima infinita per Gigi Delneri, il meno colpevole per questa situazione: se si regalano ancora gol cosa può fare lui? Dzeko “pascolava” in area indisturbato, El Shaarawy pareva Neymar. Pozzo jr deve fare qualcosa, a parte lo scontato ritiro in settimana e l’altrettanto scontato ultimatum a Delneri con la Samp sabato prossimo.
Stima incondizionata a parte, fossimo nel boss faremmo una telefonata a Castelfranco Veneto o Lucinico. È vero, s’è lasciato male con i Pozzo, Francesco Guidolin, ma, onestamente, lui o Edy Reja sembrano gli unici in grado di provare a raddrizzare la barca. E non sarà facile farlo.
Ps. Era proprio necessario “giubilare” Scuffet, visto che era probabile che pure il sostituto avrebbe preso una goleada? È davvero questo il modo di difendere un patrimonio della società?
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