De Marchi lancia la Bujese 2.0
Tradizionalmente innovativi è il motto dello storico club. Ritrova pure lo sponsor Digas che rilancia
Antonio Simeoli
Tradizionalmente innovativi. È lo slogan scelto dalla Bujese per presentare l’evoluzione del team. L’appuntamento è per stasera alle 20 al Belvedere di Buja. La storica società ciclistica friulana, quaranta primavere alle spalle, cambia volto grazie sostanzialmente alla vecchia guardia intramontabile di Roberto Bortolotti e compagni ma anche all’impegno di un tris d’assi di ex tesserati come Massimo Ursella, Michele Alessio e soprattutto la star, il ciclista professionista, Alessandro De Marchi, che a 32 anni, con la nuova maglia polacca della Ccc (l’evoluzione della Bmc) si appresta a iniziare la decima stagione da professionista.
Proprio “il rosso di Buja”, colui che ha portato grazie alle sue imprese nel mondo il nome del suo paese sulla bocca di tutto il popolo delle due ruote, spiega la filosofia del progetto: «Tradizionalmente innovativi spiega tutto - racconta De Marchi - vogliamo far evolvere un progetto che ha ottenuto in quarant’anni un sacco di successi portando sulla strada centinaia di bambini. Ora però bisogna cambiare marcia».
La storia è meravigliosa. De Marchi era entrato nel consiglio direttivo del team già la scorsa stagione. Aveva iniziato a correre con la maglia bianca, rossa e blu a sette anni nei Giovanissimi, poi la trafila delle giovanili e il salto negli under 23.
Ora il corridore, quest’anno vincitore di una tappa alla Vuelta, del Giro dell’Emilia e protagonista di un grande Mondiale, riparte proprio dai Giovanissimi con il suo gruppo di lavoro. «Abbiamo una trentina di iscritti, ci occuperemo della categoria di base e ci concentreremo su quella. L’obiettivo è di avvicinare quanti più bambini possibile alla bici, consentendo alle famiglie di mandare i propri bambini a fare sport in sicurezza utilizzando percorsi controllati e sicuri e tecnici preparati. La scommessa più grande è questa anche se partiamo da una base solida perché la nostra società ha garantito ai propri iscritti la storica pista del polisportivo e, recentemente, quella di Guida sicura a Tolmezzo oppure i percorsi controllati al Parco del Rivellino».
De Marchi è da meno di un mese diventato papà del piccolo Andrea. E mentre la moglie Anna si occupa del bimbo, lui pianifica. «Tra qualche tempo bisognerà metterlo su una bicicletta, se vorrà correre sarò il primo a dargli i consigli del caso, altrimenti mi rimboccherò le maniche e studierò un altro sport».
Per ora “il rosso di Buja” prepara una nuova stagione su due ruote. Ieri mattina, prima di mettersi in sella, ha, al solito, postato sui social una magnifica foto della sue colline. «Ho deciso di sposare appieno la causa del mio Friuli, di vivere qui e quindi “nel pacchetto” c’è anche il rilancio della società che mi ha messo in sella», racconta il corridore.
E la Bujese ritrova anche un grande-vecchio sponsor: la Digas di Paolo De Luca. «Un grande innesto, sempre nel segno della tradizione e dell’innovazione», chiude il “rosso”, che stasera svelerà anche la nuova maglia. —
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