Il 24º Giro della provincia verso il record di iscrizioni
La corsa nazionale donne supererà il centinaio di atlete Via domenica da Ponte Rosso a San Vito, arrivo ad Arzene

Si va verso il pieno di iscrizioni al 24º Giro della provincia di Pordenone. La corsa nazionale donne open, presentata ieri a Valvasone, supererà il centinaio di atlete, a riprova di un fascino che non si è disperso nel tempo né con i vari cambi di formula. La classica, in calendario domenica prossima, infatti, partì alla grande con quattro edizioni per élite, anche a tappe, prima di ridimensionarsi e aprire alla categoria junior. Dal 2016, edizione vinta dalla lituana Rasa Leleivyte, la corsa, abbinata al memorial Ligido Zilli, è tornata open, con apertura cioè anche alle “anziane” del gruppo.
PERCORSO
La 24ª edizione prevede la partenza dalla zona industriale Ponte Rosso a San Vito, ma il clou avverrà nel corso del rodato circuito Arzene-San Martino al Tagliamento-San Giorgio della Richinvelda-San Martino-Valvasone-Arzene. Dopo il tratto di linea dal Ponte Rosso ad Arzene, infatti, le cicliste dovranno percorrere cinque giri di un circuito di 16 chilometri che condurrà al traguardo di piazza municipio ad Arzene, fissato attorno alle 16.15. Il tracciato è assolutamente pianeggiante e adatto alle ruote veloci ma il finale, presentando alcune curve, potrebbe favorire attacchi da parte di finisseur o di sparuti gruppi di attaccanti. In ogni caso il pronostico resta ampiamente aperto tanto alle atlete italiane quanto alle straniere.
ALBO D’ORO
Alle vincitrici del Giro della provincia di Pordenone viene assegnata la tradizionale maglia rosa. la prima a conquistarla fu Greta Zocca nel 1996, cui seguirono tanti bei nomi dalla francese Marion Clignet all’olimpionica Antonella Bellutti, da Giorgia Bronzini ad Annalisa Cucinotta. Una sola ciclista pordenonese è riuscita a vincere la corsa: è la cimpellese Chiara Bortolus, prima nel 2005 con il Corva Azzanese. Una sola, infine, è riuscita a conquistare il Giro due volte: la vicentina Nicole Dal Santo nel 20012 e nel 2013. L’anno scorso si impose Gloria Scarsi che pochi giorni dopo il centro al Memorial Ligido Zilli ha conquistato il mondiale dell’inseguimento a squadre juniores. Nell’albo d’oro sono presenti anche due sfortunate interpreti dello sport delle due ruote: la toscana Ilaria Rinaldi, prima nel 2004, e la marchigiana Marina Romoli, vincitrice nel 2006. La prima ci ha lasciato nell’aprile 2018, la seconda è diventata un’instancabile promotrice dopo che, a seguito di investimento stradale, vive su una carrozzina. —
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