PORDENONE. Prima ha scoperto Candellone, poi ha azzeccato la scommessa Pobega. La scorsa stagione ha guadagnato la promozione in serie B, ora è tra i protagonisti di un ottimo avvio di campionato.
Nella partenza sprint del Pordenone tra i cadetti c’è anche la mano di Matteo Lovisa, direttore sportivo dei ramarri: anche lui, come Attilio Tesser, è molto soddisfatto dell’inizio dei suoi e durante la sosta ha tracciato un primo bilancio.
A livello di squadra è spiccata la compattezza e l’organizzazione del team, a livello individuale ha brillato il centrocampista triestino: «A mio avviso – ha detto – merita la nazionale Under 21».
Lovisa, 11 punti in sette giornate, la zona play-off: se l’aspettava?
«Eravamo partiti per fare il meglio possibile, convinti che il gruppo avesse una sua identità. Abbiamo dato seguito a quanto fatto lo scorso campionato. Vedo una squadra che attacca e si difende in undici, senza individualismi, rimanendo sempre in partita».
Tesser conosce alla perfezione la categoria: ha inciso questo aspetto?
«Il mister ha l’esperienza per gestire la rosa e per destreggiarsi al meglio in serie B. Ha tanti pregi che noi apprezziamo. Siamo felici di avergli rinnovato il contratto (sino a giugno 2021, ndr)».
Dite che il vostro modello è il Cittadella, il cui allenatore, Venturato, siede in panchina dal 2015. Vi ispirate ai granata anche sotto questo profilo?
«Sì, apprezzo il Cittadella pure per la politica del mister. La sua filosofia è chiara: tanti interpreti, negli anni, rimangono gli stessi, cambia il contorno. È presto per dire cosa faremo, di sicuro posso dire che come club difficilmente ripartiamo da zero».
Un volto nuovo è Pobega, che lei ha voluto a tutti costi. Cosa l’aveva colpito in particolare?
«La sua personalità. La Ternana attraversava un momento di difficoltà eppure lui non aveva timore a tentare una giocata importante. Mi hanno poi detto che si allenava molto bene e che era un ragazzo serio. Così non ho avuto dubbi».
Cosa potrà fare? Merita, ad esempio, l’Under 21?
«A mio avviso sì. Sarebbe il giusto riconoscimento per quanto sta facendo. Ha disputato 7 gare tra Coppa Italia e campionato e ha segnato 4 reti. Il suo futuro: non deve sbagliare il suo percorso di crescita».
Non teme che qualcuno a gennaio venga a bussare alla porta del Pordenone per lui?
«Col Milan abbiamo stipulato un prestito annuale: non mi pongo neppure il problema».
Candellone, l’altra sua scoperta, sta faticando. Come mai secondo lei?
«Deve ancora adattarsi del tutto alla categoria: una volta che avrà completato questo processo ci darà una grande mano».
Di Gregorio, un altro giovane, è ormai una certezza.
«Vale lo stesso discorso fatto con Pobega: è un ragazzo serio che si allena bene. Siamo veramente contenti di cosa sta facendo».
Lovisa, dove può arrivare questo Pordenone?
«Deve continuare ad allenarsi e a giocare con lo spirito che l’ha contraddistinto sinora. I play-off? La serie B è un campionato molto lungo, adesso non ha senso sbilanciarsi. A fine dicembre, in base a quale posizione occuperà in classifica, potrà fare delle valutazioni più precise».