Il Friuli regala alla corsa rosa la prima seggiovia della storia
M.D.C.UDINE
Il Friuli Venezia Giulia regala al Giro d’Italia la sua prima seggiovia. Un regalo inedito, una prima a livello nazionale, pensata da Promoturismo e sposata di slancio dal patron Enzo Cainero per esprimere una volta in più al Giro il forte, inossidabile legame che la corsa ha con il Friuli Venezia Giulia. Annunciata ieri, la novità sarà presentata al pubblico venerdì sera a Tolmezzo, durante l’evento che al Teatro Candoni darà il benvenuto ai “girini” in arrivo l’indomani.
Una serata con un ospite d’eccezione: Gilberto Simoni. Un corridore che allo Zoncolan è legato in modo particolare. È stato il primo a vincere sul Kaiser da Sutrio, nel 2003, quando il Giro ha svelato al mondo la terrificante salita “all’inferno” con le sue pendenze vertiginose, roba da 13-14 di media, con punte del 22, e nel 2007 si è ripetuto, vincendo dal versante di Ovaro. Un primato che a oggi resta ineguagliato. Non poteva dunque che essere lui l’ospite chiamato a “battezzare”, insieme all’assessore regionale al turismo, Sergio Emidio Bini, la seggiovia “Giro d’Italia”. A firmarne la prima fila di seggiole, rigorosamente tinte di rosa.
«L’intitolazione di questo impianto (che sostituisce la seggiovia “Val di Nuf”, realizzata nel 1998) dimostra la forza del legame di questa regione con il Giro ed è un unicum in Italia», ha sottolineato ieri Bini che venerdì sarà al Candoni insieme al vicegovernatore Riccardo Riccardi e alla “banda” dei sindaci di Sutrio, Ovaro, Lauco, Comeglians e Ravascletto. «Iniziamo da Simoni per continuare poi con gli altri 4 corridori che hanno vinto sullo Zoncolan – Ivan Basso (2010), Igor Anton (2011), Michael Rogers (2014) e Chris Froome (2018) – più naturalmente il vincitore di quest’anno», ha spiegato ieri Cainero svelando, a proposito della competizione, le sue personali speranze. «Un duello Bernal-Evenepoel». E la firma di uno dei due sulla settima fila. —
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