Panato, quanta strada per giocare nell’Ol3
Ben 560 i chilometri a settimana che fa da Resia a Faedis L’Unione Basso Friuli capolista solitaria dopo sei giornate
Renato Damiani
UDINE
La sesta giornata consegna la solitaria leader chip all’Unione Basso Friuli nel girone A dopo aver vinto lo scontro diretto con il Casarsa al termine di un match che non ha lesinato emozioni e gol come sottolinea il mister dell’Union Simone Vespero: «Siamo stati capaci di seguire alla lettera quanto preparato in settimana avendo ben presente le caratteristiche di un avversario che si è dimostrato all’altezza della sua attuale classifica».
Cinquecentosessanta chilometri a settimana per allenarsi e giocare nell’Ol3 una delle sedici formazioni della promozione regionale; questo l’impegno di Roberto Panato neo perito edile classe 2002 da Prato di Resia. A Faedis ci va con il fratello Jordan al momento inserito nella formazione arancione degli juniores provinciali. In famiglia ci sono altri due fratelli inseriti nel settore giovanile del Tolmezzo Carnia: Jannick (Esordienti) e Andy (Piccoli amici).
Roberto inizia con la Moggese nel campionato Carnico, quindi Venzone, Gemonese e Bujese poi l’attuale Ds dell’Ol3 Roberto Rocco, lo porta a Ravenna per un torneo convincendolo quindi a tesserarsi con la società di Faedis diventando un titolare fisso nell’attuale stagione. «Faccio parte – precisa Panato – di un gruppo molto coeso e ben amalgamato che è riuscito a conquistare nove punti nelle prime sei giornate di campionato (tre vittorie, di cui l’ultima in casa del Corva, e tre sconfitte, ndr) il nostro obiettivo primario resta la conquista di una tranquilla salvezza, ma credo ci siano i mezzi, nonostante in organico ci siano molti giovani, per poterci togliere più di qualche soddisfazione». Nonostante i 560 chilometri a settimana.
Quella finalmente conquistata dal Camino al Tagliamento nella sfida “salvezza” con il Sarone Caneva: «Una vittoria meritata se pur sofferta ma quello che preoccupa – ammette il mister Gianpietro Capriz – è la lunga serie di infortuni di tipo muscolare che la squadra deve sopportare nonostante una preparazione precampionato studiata nei minimi dettagli. Evidentemente la lunga sosta pandemica ha inciso sul fisico di molti giocatori e ora di fronte a una rosa ristretta speriamo nel recupero al più presto di qualche titolare». —
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