CIVIDALE. La Ueb Gesteco Cividale scrive un importante pezzo di storia della pallacanestro friulana. Dominando gara 5 della finale play-off del campionato di serie B contro l’Elachem Vigevano, i ducali hanno guadagnato la promozione in A2.
Il presidente Davide Micalich, dopo la tumultuosa fuoriuscita dall’Apu Udine due anni fa, insomma la sfiderà in un derby inedito.
In un PalaGesteco sold-out (2.738 tifosi presenti) l’atmosfera fin dall’inizio è caldissima. Fin da subito i padroni di casa prendono il comando della gara facendo capire agli avversari che la loro casa è difficile da espugnare due volte.
In 5’ il punteggio già segna il 16–10; Mercante entra e ha un sussulto: 16-16. Ma è un fuoco di paglia perché Vigevano non ha l’inerzia di trovare il vantaggio e a prendere il sopravvento sono nuovamente le aquile che chiudono i primi 10’ sul 24 -17. Decisivo in questa frazione il Millennial Gabriele Miani che ha messo a referto 13 punti, e anche 4 rimbalzi e 1 palla recuperata.
Anche nella seconda frazione non c’è storia tra le due formazioni: gli uomini di coach Pillastrini sono troppo precisi e preparati per gli uomini di Piazza che continuano a subire e finiscono negli spogliatoi sul 47 - 28.
A far la differenza le percentuali al tiro: da una parte Cividale ha il 70% da due (16/23) e 33% (3/9) da tre punti; dall’altra i lombardi hanno il 43% (7/16) da due punti e il 17% (3/17) da tre punti.
Al rientro in campo la missione degli ospiti, sostenuti da tanti tifosi, è praticamente impossibile: per fermare la corazzata cividalese servirebbe un parziale davvero importante che però non arriva. Anche in questi 10’ è la Ueb a dominare infilando ben 5 triple: così dopo 30’ il punteggio è di 70 - 48.
Inutile dire che l’ultimo periodo fa solo da contorno ad una gara che è stata sempre guidata da capitan Chiera e compagni. Si fa festa al palazzo ben prima del finale 82-63. Grande festa. E ora? Coach Pillastrini, mezza squadra, resterà, con lui anche il gruppo storico.
Resta l’enigma Chiera: è la stella ma l’argentino in Serie A2 o gioca da straniero o non può giocare. È un rischio sostenibile per una neopromossa? Questo è il dilemma.
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