Bassoli-gol come contro il Cagliari: solo reti pesanti per il Pordenone
Il difensore, arrivato cinque anni fa, continua a essere una colonna dei neroverdi. A novembre 2017 realizzò il punto che valse la qualificazione al match di San Siro
Alberto Bertolotto
Quando sabato scorso ha segnato di testa, tanti tifosi avranno pensato: “Come in Cagliari-Pordenone!”. Se Alessandro Bassoli stacca in area e buca il portiere, non si può non pensare al gol più pesante che il difensore dei ramarri abbia mai realizzato, quello valso la qualificazione alla mitica sfida di San Siro per gli ottavi di finale di Tim Cup contro l’Inter.
Era il 28 novembre 2017 (lui era arrivato qualche mese prima): sono passati quasi cinque anni e il difensore emiliano, classe 1990, è ancora qui, a vestire i colori neroverdi e a metterci del suo per sbloccare una partita, quella di Piacenza, poi vinta 3-0 e valsa la prima mini-fuga in vetta al girone A di serie C (+2 sul Renate).
PRESENTE
Ancora si ricorda come fare gol, Bassoli. Prima del blitz in area di rigore avversaria al Garilli, il centrale bolognese aveva timbrato il suo ultimo centro il 3 febbraio 2018, quando con un bolide dalla distanza firmò il blitz di Teramo (1-0) di uno degli ultimi Pordenone di Leonardo Colucci. Da lì a poco il tecnico, in panchina nel giorno del blitz in Sardegna, sarebbe stato esonerato (e al suo posto sarebbe stato richiamato Fabio Rossitto). Sembra sia passata una vita.
Da allora più di qualche allenatore è stato cambiato, molti giocatori sono arrivati e andati via, ma il difensore è sempre rimasto al De Marchi. Ha centrato la promozione in serie C nel 2019 e ha vestito il neroverde in tutte e tre le annate di serie B. E la scorsa estate, dopo la retrocessione, è rimasto a Pordenone, allungando a giugno 2024 il contratto in scadenza.
All’inizio sembrava dovesse ricoprire il ruolo di terzo centrale alle spalle di Ajeti e Pirrello, ma gli infortuni di quest’ultimo l’hanno rilanciato. Ora chi gli sfila la maglia da titolare?
COOPERATIVA
Bassoli a Piacenza ha collezionato la sua decima presenza in campionato, la sua ottava di fila da titolare, ma la stanchezza non l’ha sentita. Assieme ad Ajeti ha guidato il reparto difensivo, quindi si è sganciato in area per sbloccare la gara.
Grazie a quell’inzuccata è risultato l’undicesimo giocatore dei neroverdi in rete in questa stagione. È sempre più una formazione che si esprime al top grazie a tutti, il Pordenone di Domenico Di Carlo, che può guardare con grande serenità all’incontro di sabato a Lignano col Novara. Vero che i piemontesi sono in risalita, viste le tre vittorie nelle ultime quattro uscite, ma è altrettanto vero che i ramarri attualmente non temono nessuno: sono reduci da tre successi di fila e il loro portiere, Marco Festa, ha già all’attivo ben nove clean sheet.
Ce n’è abbastanza per poter tenere gli avversari a tre punti ed evitare così l’aggancio a quota 26. E a trascinare la squadra, assieme agli altri grandi “vecchi” Burrai e Zammarini, ci sarà sempre Bassoli.
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