Il Pordenone fallisce il quinto acuto di fila, ma il punto con la Pro Sesto è di sostanza
I neroverdi, avanti con Pinato, si fanno rimontare, poi acciuffano il pari con Candellone e sono a più 3 sulle inseguitrici
Alberto Bertolotto
Con un po’ più di attenzione avrebbe infilato la quinta vittoria consecutiva, va detto, ma la squadra di Mimmo Di Carlo non fa la schizzinosa: da Sesto San Giovanni il Pordenone porta a casa un punto prezioso, che vale più di quello che sembra.
È finita 2-2 la sfida con la Pro, 90’ pieni di adrenalina che hanno visto i ramarri andare avanti, essere rimontati, poi superati e infine recuperare una formazione forte, meritamente seconda in classifica alla vigilia della gara.
Allenato dal più giovane tecnico del panorama professionistico, il classe ’89 Matteo Andreoletti, l’undici milanese ha dimostrato di poter fare strada, motivo per cui il Pordenone è soddisfatto del punto, grazie al quale ha tenuto i rivali a cinque lunghezze di distanza.
Si sono avvicinate invece il Lecco, il Renate e la FeralpiSalò salite in seconda posizione e a meno tre dai ramarri dopo i successi su Triestina, Padova e Trento.
Eroso un po’ il margine, dunque, ma il campionato non è neppure a metà e la squadra di Di Carlo, dopo 15 turni, è saldamente in testa alla classifica del girone A di Lega Pro.
E pur in una giornata con alcuni lati negativi, ha mantenuto l’imbattibilità, che va avanti da un mese. Non si può sempre vincere e, al netto di alcuni errori, è uscita una buona prestazione da parte dei ramarri, traditi solo da alcuni errori.
Come quello commesso sull’1-0. Dopo aver sbloccato il punteggio con un colpo di testa di Pinato, giunto su un angolo dello specialista Burrai, la squadra ha avuto l’occasione per siglare il 2-0 e di fatto chiudere i conti. Candellone, invece, dopo aver ricevuto palla da Dubickas in piena area, ha mandato alto da posizione super favorevole.
Così la legge del “gol sbagliato, gol subìto”, si è materializzata pochi minuti più tardi. E la rete dell’1-1 è stato il risultato di un mix di sfortuna ed errori.
Burrai, autore di un’ottima prova, è scivolato mentre Bruschi stava per mettere il cross dalla sinistra. Il traversone è arrivato sulla testa di Capogna, su cui Ingrosso è apparso incerto: inzuccata e rete dell’1-1.
Il Pordenone ha iniziato molto bene la ripresa, sfiorando il gol in almeno due circostanze con Pinato: la mezzala, scatenata in fase di finalizzazione, non è riuscita però a inquadrare la porta.
I neroverdi sembravano in pieno controllo del match, con il colpo del 2-1 in canna, ma Ajeti, eroe dell’ultima vittoria col Novara, stavolta si è reso protagonista in negativo.
Ha perso palla a centrocampo su un disimpegno, avviando il contropiede della Pro Sesto. Capelli è partito sulla destra, guadagnandosi il fondo.
Il difensore, nel frattempo rientrato, sul dribbling dell’avversario è caduto a terra. Sul cross rasoterra di quest’ultimo ha poi toccato il pallone col braccio: rigore sacrosanto, che Bruschi ha trasformato.
E nel frangente il Pordenone ha reagito, dimostrando carattere. Di Carlo ha azzeccato la sostituzione inserendo Piscopo passando al 4-2-4, e con l’ex Empoli scatenato, ha trovato il 2-2.
Il nuovo entrato si è involato sulla sinistra, mettendo al centro per Candellone, bravo a farsi perdonare l’errore sull’1-0. “CL27” si è girato, calciando di sinistro sul primo palo, firmando così la rete del pari.
Pordenone e Pro Sesto hanno continuato ad attaccare, poi hanno tirato i remi in barca. I friulani sono usciti dal campo imbattuti con una squadra reduce da cinque vittorie nelle ultime sei sfide: se non si può vincere, va bene non perdere. E ora testa alla Pro Patria, attesa mercoledì al Teghil.
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