Boniciolli spiega l’Apu che sarà: «Siamo in linea con l’anno scorso, lotteremo per la A1»
Niente mercato e fiducia. Attesa per il derby? «Zero, quando giochiamo in velocità siamo devastanti»
Antonio Simeoli - Giuseppe Pisano
Una settimana al derby con Cividale, l’Old Wild West è seconda in classifica, eppure non convince del tutto per le grandi potenzialità che ha. Nello spogliatoio dei coach Apu, Matteo Boniciolli è un fiume in piena. Incalzato da una dozzina di domande. Un confronto franco, non morbido (che bellezza).
Boniciolli, siete secondi in classifica, ma la sua squadra, per gli obiettivi che ha, ancora non convince. È d’accordo?
«No. Tutti i dati statistici dicono che siamo in linea con lo scorso campionato, sette vinte e due perse, attacco uguale difesa quasi».
Ma la formula è diversa, lo scontro diretto perso con Pistoia rischia di pesare nella seconda fase.
«L’obiettivo è arrivare in forma e sani, non come nelle finali di un anno fa in cui abbiamo perso 4 giocatori. E poi ho fatto due finali partendo da settimo. Dopodiché abbiamo tante cose di migliorare, ma tutto il tempo di farlo».
Con Pistoia però il ko è stato brutto...
«Giornata storta».
Sicuro?
«Non ci entrava nulla, ma non ci siamo limitati a questa considerazione tranquilli: l’abbiamo analizzata con grande attenzione».
La squadra quando riesce a giocare a briglia sciolta è spettacolare ed efficace. Perché però fatica a controllare il ritmo delle partite?
«Concordo, quando giochiamo in velocità siamo devastanti. Domenica lo abbiamo fatto per un quarto poi siamo calati, perché ci sono gli avversari e, con rotazioni limitate per scelta, è calata l’intensità. Ma usciamo sempre fuori alla distanza e questo è fondamentale».
Perché tener fuori proprio Antonutti e Mussini?
«Abbiamo preso le loro statistiche e abbiamo deciso. Il capitano si è messo a disposizione, Mussini mi ha dimostrato anche oggi in allenamento che ha capito come tornare a giocare. Dopo un brutto ko come quello contro Pistoia la cosa da fare era diminuire le rotazioni e superare le difficoltà».
Quindi sfoltirete la squadra?
«No, la filosofia di avere un roster di 12 giocatori, perché ora c’è anche Fantoma, resta. Ed è quella che ci porterà a lottare per la A1 anche quest’anno. Era e resta la filosofia della società».
A proposito di Fantoma, stupito dal suo esordio?
«No, è un ragazzo con una mentalità super, e ha perso due anni di allenamenti a causa del Covid. Per mentalità mi ricorda Gianluca Basile. Diventerà un’ala piccola da Serie A1. Se, come sta facendo, accetta la nostra proposta di lavorare da guardia diventerà invece un giocatore da Eurolega».
La coppia americana la convince?
«Sì, ma non possiamo sperare che faccia oltre la metà dei tiri della squadra come domenica, perché altrimenti non si vince il campionato. Serve alzare il livello degli altri, ci siamo lavorando».
Gaspardo e Mian non si sono ancora adeguati alla A2?
«Se il terzo violino della Scala di Milano va a suonare all’orchestra del Fvg non può fare subito il primo violino. Serve tempo. L’impegno che ci mettono, loro che tengono molto a questa missione udinese per essere friulani, mi rassicura. Mian non segna ma difende forte, Gaspardo lotta».
Torniamo agli Usa. Notiamo un grande feeling con Briscoe.
«Vero. È un gran giocatore. È più forte di Charlie Smith perché uno contro uno non è marcabile. E poi lui e Sherrill provano piacere a passare la palla ai compagni».
Palumbo con loro rischia di essere “chiuso”?
«Se gioca come sa fare no, anzi. E lo sa bene. Avete presente il notaio dei quiz televisivi? Ecco un allenatore fa come quelli: annota le statistiche e decide così di fare giocare i suoi atleti. Se alla seconda rotazione il risultato non cambia uno sta in panchina. È così.
Palumbo e gli altri lo capiscono perché lo spirito del gruppo è buono. Gaspardo dopo il brutto finale di partita contro la Fortitudo mi ha detto candidamente: non ero arrabbiato per la sostituzione, ma perché sapevo di aver giocato male».
Coach, i tifosi le chiedono questa benedetta Serie A1.
«Stiano tranquilli in giugno lotteremo per salirci».
Che effetto le fa tra una settimana giocare un derby non con Trieste o Gorizia, ma a Cividale?
«Zero».
Esce dal “suo” spogliatoio. Convenevoli zero (che meraviglia). Ci interessava capire un po’ di cose. Sensazione: fuori dai monologhi post partita, l’Apu 2023 d’incanto sembra più una squadra. —
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