Pordenone, devi sudare per il titolo d’inverno
Impegni da non sottovalutare negli ultimi tre turni d’andata. Occhio al Vicenza: tra otto giorni scontro diretto al Teghil
Alberto Bertolotto
Vero è che non si può vincere sempre, ma va al contempo sottolineato che negli ultimi due turni il Pordenone ha dissipato il suo vantaggio sulle inseguitrici. In seguito a due pareggi di fila, il margine si è ridotto da 5 lunghezze a una solt6anto, con la conseguenza che la squadra di Domenico Di Carlo dovrà sudare se vorrà festeggiare il titolo d’inverno.
Sei squadre in quattro a 270’ dal giro di boa: è appassionante la lotta per arrivare davanti a tutti al traguardo cui tutti ambiscono, pur dichiarando ufficialmente che nopn è importante. Ovviamente non è così, perché chi è primo a metà campionato spesso vince il torneo. I ramarri devono riprendere ad accelerare, consapevoli che la sfida con il Vicenza in programma al Teghil tra 8 giorni significherà tanto.
È un calendario non del tutto semplice, quello che hanno di fronte, se non altro perché la Pro Vercelli arriva da tre risultati utili di fila e l’Albinoleffe ha perso solo una sfida nelle ultime sette. Pur essendo al momento fuori dai playoff, si sono dimostrate squadre solide.
Per quanto riguarda il Vicenza, invece, basti dire che è la squadra più in forma: quella ottenuta col Trento ha rappresentato la quarta vittoria di fila, con mister Modesto risultato a conti fatti capace di dare una scossa. Arrivato al posto di Francesco Baldini, ha rivoltato la squadra, portandosi a due punti dalla vetta. La gara con la Pergolettese di domenica è importante, ma il mister come il gruppo sanno che molto ci si gioca al Teghil col Pordenone.
In grande risalita anche Feralpisalò e Lecco, che nelle ultime due gare, vincendole entrambe, hanno “mangiato” quattro punti al Pordenone.
Per loro due gare in trasferta come i ramarri. Particolarmente insidioso il prossimo turno, se non altro perché la Triestina – avversaria della Feralpi – è guidata dall’ex Pavanel e pur essendo ultima, è attesa a una reazione, mentre la Pro Patria è l’avversario per antonomasia del Lecco (è un vero e proprio derby). Anche gli ultimi due turni non saranno semplici per entrambe, con la Pro Sesto all’ultima giornata per la Feralpisalò.
La squadra di Andreoletti, a tal proposito, è a quota 28 e continua a dimostrarsi solida: dopo il pareggio col Pordenone ha vinto con la Vecomp in trasferta e ha allungato a otto il numero di gare consecutive senza perdere. Può essere l’outsider di questa lotta per il titolo d’inverno, considerato che affronta nei prossimi 180’ squadre sulla carta più deboli.
Il Renate è invece in flessione – un successo nelle ultime cinque uscite – eppure di fronte a sé ha tre rivali abbordabili. Può rientrare in corsa. Decisamente staccata Novara e Juventus Next Gen, che comunque proveranno a farsi sotto.
In chiusura, va comunque detto che il Pordenone ha il destino nelle sue mani: comanda la classifica, pur con un solo punto di vantaggio, e passare per primo al traguardo intermedio dipende solo dai suoi risultati e dalle sue prestazioni. Basta fare meglio rispetto alla partita con la Pro Patria, dove si è visto un gruppo poco attento e poco concreto.
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