Cividale si aggiudica il derby friulano: Udine battuta all’ultimo secondo
Antonio Simeoli
CIVIDALE. Vince la Gesteco Cividale il derby della storia, perché batte l’Apu Old Wild West in due cose fondamentali nel basket: l’intensità e il gioco di squadra.
Soldi, budget, contratti faraonici (alcuni, alla luce dei fatti, buttati), proclami e altro sono cose belle, ma insufficienti. Le Aquile vincono di un punto 67-66 perché i pagatissimi giocatori dell’Apu non riescono ad attaccare sul meno uno a 26” dalla fine, dopo aver ricevuto dalla sorte il match-point che non meritavano.
Basket, Cividale batte Udine e si aggiudica il derby friulano: i commenti
Vittoria invece meritatissima quella ducale. La “PillaBand” è squadra e ha fatto il capolavoro: 67-66. Per gli sbandierati sogni di promozione di Udine arrivederci in primavera o in futuro. I dubbi tanti, a cominciare dall’assenza di un play, lampante. Il cividalese Rota, non Stockton, l’ha dimostrato.
Micalich-Pedone 1-0: se uno fosse atterrato da Marte dopo tre mesi di missione nel pianeta rosso non ci crederebbe. Ma è tutto vero.
Derby di basket Gesteco-Old Wild West: l'arrivo dei tifosi di Udine a Cividale
Si parte in un clima meraviglioso. “Udine”, “Cividale, non so stare senza te”, ovviamente nessun coro contro, solo per il proprio club. PalaGesteco esaurito. Quelli udinesi, molti giunti in littorina dalla città, si sgolano: bel colpo d’occhio.
Pillastrini, era prevedibile, punta sull’intensità del suo quintetto basso, Boniciollli si deve adeguare con Esposito e Gaspardo mezzi lunghi. Udine è più robusta, ma deve giocare come gli impone Cividale, che inizia dominando: due triple siderali di Clarke, Dell’Agnello che posterizza Mian, 10-2 Eagles. La Gesteco difende benissimo.
Udine? Partenza blanda, non da squadra che vuole far tanta strada. Quando si mettete a difendere un po’ e correre, l’equilibrio torna con Briscoe che sale di livello con Mussini che piazza anche la tripla del sorpasso (13-12).
Obiettivi diversi, vero, ma il campionato dell’Apu è da montagne russe, quello di Cividale è da acuti. Strappi su strappi da ambo le parti si arriva all’intervallo in parità grazie a una tripla di Sherrill: 36-36.
In mezzo un gran duello tra Rota (bravo davvero)-Mussini. La posta in palio pesa eccome e si vede nella decina di palle gettate alle ortiche da entrambi i team. Il derby dell’intensità finora lo vince la Gesteco.
Boniciolli gioca la carta Pellegrino, ma è un’azione corale di Cividale che strappa applausi e dimostra come l’una sia già una squadra l’altra no. E si vede, Udine ha tanto da Briscoe, Mian, Mussini e Sherrill e niente da Gaspardo.
Cividale è un orologio, non un Rolex magari, ma va. E con un metronomo, Rota che segna la tripla del 47-51 proprio mentre sembrava che l’Apu provasse una mini-fuga.
Il + 5 di Udine alla penultima sirena (49-54) arriva con una tripla di capitan Antonutti. Pillastrini ha centellinato Clarke, ora fresco, Boniciolli ha la grana di Briscoe, il faro, con tre falli.
Si riparte, Dell’Agnello incita la folla, i ducali vedono l’impresa. Gaspardo è in totale confusione, eppure Mian resta in panchina. E così alle Aquile non sembra vero quando Mouaha perfora tre volte la difesa udinese a suo piacimento.
Senza un play vero la banda di Boniciolli pare avviarsi verso una cocente sconfitta attacco confuso dopo attacco confuso. Cividale guida a 5” dalla fine sul 59-56, Udine ha un sussulto, ma è sempre l’eroe di Portogruaro Rota a sistemare le cose.
E quando Briscoe, e non poteva essere altrimenti, si schianta uno contro 5 in assenza di alternative, Cividale attacca sul 64-60 con tre quarti di derby in tasca. Clarke con un canestrone pare mettere la ciliegina sulla torta.
Finita? Macchè: 6-0 di parziale Apu, finalmente anche con Gaspardo, e Cividale che attacca a 40” dalla fine sul 66-66. Clarke sbaglia da tre, Miani subisce fallo e porta i suoi a +1 a 26” dalla fine.
Nel successivo attacco le suddette perle din confuzione dell’Apu. Vince la “Pillaband”, di squadra. Quella che ancora Udine non è, proclami, soldi, figurine a parte. Punto e stop. —
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