Il Pordenone capolista ha ritrovato il gioco, a Padova per allungare
I neroverdi vogliono una vittoria di prestigio all’Euganeo. I biancoscudati sono in ritardo ma non perdono da 5 gare
Alberto Bertolotto
Il ritorno al successo e un’altra settimana da capolista: ottimo modo di avvicinarsi al big-match dell’Euganeo per il Pordenone, che domenica sfiderà il Padova nella quinta giornata del girone di ritorno. È vero che i biancoscudati non sono più nei quartieri alti del girone A di serie C, ma è altrettanto vero che non perdono da cinque giornate e con l’arrivo di Vincenzo Torrente in panchina sono diventati solidi in difesa. I ramarri, dopo aver ripreso i tre punti con il Sangiuliano City, vogliono dare continuità di risultati in Veneto. La Feralpisalò segue a un punto e, vincendo con la Pergolettese, è di nuovo in piedi dopo il ko di Piacenza.
RISPOSTA
Reduce da un brutto pareggio e una brutta gara con la Virtus Verona, il Pordenone con la matricola milanese sotto il profilo del gioco ha dato alcune risposte che molti si aspettavano. Nel cuore della partita, tra l’espulsione di Morosini e quella di Ingrosso, la squadra di Domenico Di Carlo ha preso in mano le operazioni, spingendo sull’acceleratore e trovando i due gol valsi la vittoria. La superiorità numerica ha agevolato il compito, sia chiaro, ma il passo in avanti non era scontato visto quanto successo con la Virtus.
La ripresa è stata all’insegna della paura, perché il “rosso” a Ingrosso al rientro dagli spogliatoi ha fatto vedere i fantasmi, ma pur in preda al panico il Pordenone non ha concesso molto al Sangiuliano.
A Lignano contava inoltre vincere e dimostrare che la gara con la Virtus si era trattata di un episodio: gli obiettivi sono stati centrati, quindi i calciatori e lo staff tecnico si dirigono con la carica giusta verso la battaglia di Padova, 90’ in cui gli undici punti di differenza tra i due team si annulleranno. Il blasone dei biancoscudati si fa sempre sentire e il gruppo di Torrente, oltre alla solidità difensiva, vanta alcune individualità che possono fare la differenza.
RUOLINO DI MARCIA
Al di là del vantaggio che potrebbe avere sulla Feralpisalò (ed eventualmente sul Vicenza), vincere all’Euganeo potrebbe dare una spinta significativa al Pordenone verso l’obiettivo promozione. I tre punti ottenuti in alcuni stadi, nonché al cospetto di certi avversari, hanno da sempre un peso specifico maggiore. I ramarri, con la vittoria di Trieste del 2019, oltre ad aver portato a dieci le lunghezze di vantaggio sugli alabardati uscirono dal Rocco galvanizzati per aver battuto i rivali nel loro splendido stadio e di fronte ai loro tifosi.
Fu un’affermazione iconica e determinante anche per il luogo e il contesto. I neroverdi sono consapevoli dell’importante della sfida che hanno di fronte. E sono determinati a non sbagliarla.
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