Il killer instinct lo porterà Thauvin?
Antonio Simeoli
È così è arrivato un altro pareggio. L’Udinese non vince al Friuli da tempo immemore ed è un gran peccato non l’abbia fatto lunedì sera.
Ma alla squadra di Sottil è mancata la solita cosa: il gol. In particolare il colpo del ko. Cattiveria davanti alla porta? No, questione di numeri.
Se hai un centravanti come Success che lotta ma i gol storicamente non ne fa, non puoi pensare che si trasformi improvvisamente in un novello Immobile. Questione di talento, di storia, di prezzo.
Quello ha l’Udinese e con quello deve campare. Ed è un gran peccato. Perché, è vero, anche ieri i bianconeri sono andati sotto al primo battito di ciglia della partita, ma questa volta, rispetto agli altri patatrac iniziali, il gol subito è arrivato per una parabola sfortunata partita dalla testa di Becao.
Insomma, un autogol classico, beffardo, ma che, badate - e questa è una cosa molto positiva - non ha scosso più di tanto Samardzic e company che hanno cominciato a fare gioco e a creare occasioni da rete fino ad arrivare al pareggio.
Poi? Fino a cinque- sei minuti dalla fine le nitide occasioni da gol sono state tante. E sempre sono state mancate per quella cronica mancanza di killer instinct che ha l’Udinese che forse il nuovo arrivo Thauvin, sempre che non ci metta un trimestre ad entrare in forma, potrebbe colmare. Chissà.
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