Salto con gli sci, la tarvisiana Greta vola nel futuro
Dopo gli argenti agli Eyof la giovane combinatista si racconta. «La nostra specialità è fuori dalle Olimpiadi, è un’ingiustizia bella e buona»
francesco mazzolini
Che a Tarvisio la stirpe dei saltatori sia prolifica è assodato. E nell’Olimpo friulano dei funamboli del trampolino, pare proprio ci voglia entrare anche Greta Pinzani, lucente promessa della combinata.
L’atleta, 18enne il prossimo 14 febbraio, della scuola Sci Cai Monte Lussari, dopo i tre argenti all’Eyof2023 nella sua regione e il debutto anche in Coppa del Mondo, si racconta tra sport, progetti e passioni.
Greta, cosa significa fare combinata?
«È una disciplina poco praticata e conosciuta qui in Italia ma molto affascinante. Uno sport duro e selettivo, dove la perfezione si raggiunge trovando l’equilibrio tra salto e sci. Molto dinamico».
Cosa pensi quando stacchi nel salto?
«I pensieri cambiano. La sensazione è un misto di vertigine e adrenalina. La cosa a cui penso è il salto in sé. Capisco subito se può essere un buono o meno e di conseguenza gestisco il volo».
Esperienza di Eyof. Ne esci come “principessa pluriargentata”. A cosa devi questo successo?
«E stato un onore, partecipare e soprattutto vincere qui a casa mia. Ho sentito tutto il calore della mia gente che era lì a guardarmi. Diciamo che ho avuto sensazioni giuste sui salti e ho saputo sfruttare i fattori giusti in gara. Bella esperienza e soddisfazione».
L’esordio in Coppa del Mondo è recente.
«Emozionante. Ho debuttato a Otepae l’8 gennaio scorso e comunque è arrivato un buon 21° posto. Spero l’esperienza prosegua al meglio».
Vivi il lavoro da agonista più come rinuncia o come piacere?
«Assolutamente un piacere. Non rinuncio a nulla. Tutto l’impegno che metto ritorna moltiplicato dai risultati e dalle esperienze che ricavo».
Chi è il tuo allenatore?
«Mio padre Simone che mi ha passato la passione per gli sci e mi segue sin da quando a 3 anni ho iniziato a sciare e 5 a fare i primi salti».
Tasto dolente. Milano-Cortina 2026. La combinata femminile non c’è. Che ne pensi?
«Mi sembra un’ingiustizia. Credo che sia discriminatorio e che dovremmo aver l’opportunità di gareggiare ai Giochi. Ma è una battaglia che faremo dimostrando in campo il valore. Quindi avanti tutta, verso traguardi che non sono solo quelli delle gare ma anche dei diritti sportivi».
Cosa fa Greta nel suo tempo libero?
«In realtà ora vado a scuola e i libri si prendono le mie energie residue, frequento il Liceo Scientifico Sportivo Bachmann di Tarvisio. Il tempo libero è una bella utopia».
Prima la scuola o lo sci?
«D’istinto risponderei lo sci. Ma è importante anche il percorso scolastico. Diciamo che vanno messi alla pari. Un po’ come lo sci e il salto nella combinata. Devono funzionare entrambi per l’equilibrio».
Ultimo libro letto e serie tv preferita.
«“Uomini che odiano le donne”, un libro che mi è piaciuto molto. Serie tv, ne ho troppe, non riesco a scegliere». Sorride e saluta.
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