Sulla strada del Pordenone c’è la sorpresa Arzignano
La capolista deve tornare a vincere dopo due pari. Ancora emergenza in difesa. Di Carlo: «Servono attenzione e concretezza». Gucher ed Edera a gara in corso
Pierantonio Stella
Con due pareggi in quattro giorni è rimasto lassù. A guardare tutti dall’alto verso il basso. Ma la politica dei piccoli passi è alquanto rischiosa. Soprattutto nell’epoca dei tre punti.
E a maggior ragione se alle spalle le inseguitrici si moltiplicano. Così il Pordenone oggi ad Arzignano punta senza mezzi termini a tornare al successo. Sebbene al cospetto di una squadra, guidata ottimamente dall’ex Tamai Giuseppe Bianchini, che in questo torneo, pur nelle vesti della matricola, si sta ritagliando un ruolo da protagonista.
Se il campionato finisse oggi, infatti, i vicentini sarebbero ai play-off: un traguardo quantomeno di prestigio per una debuttante.
Di certo non più una sorpresa. Perché la squadra di Bianchini è ormai una realtà della categoria, come confermano gli ultimi sei risultati utili consecutivi.
«Formazione solida, fisica, con una precisa identità di gioco e con alle spalle una società modello, che conosco molto bene»: come all’andata, il tecnico del Pordenone, Mimmo Di Carlo, riserva parole al miele per gli odierni rivali.
Ma la cortesia si esaurisce qui, perché l’allenatore neroverde ha un chiaro obiettivo: «Ottenere i tre punti. Giocando con la stessa intensità delle ultime prestazioni, ma cercando di essere più concreti.
Perché le partite si vincono facendo i gol e non subendoli. E noi nell’ultimo periodo non siamo molto cinici sottorete e prendiamo qualche gol di troppo» .
Ma in difesa l’emergenza perdura. Fuori Bassoli, Andreoni e lo squalificato Bruscagin. Di Carlo pare costretto ad arretrare ancora una volta Zammarini nel ruolo di terzino destro.
Mentre alle spalle delle punte potrebbe essere schierato Pinato. Molto probabile l’impiego, almeno a gara in corso, dei due nuovi arrivi Gucher ed Edera.
«Devono conoscere un po’meglio il gruppo – fa sapere Di Carlo –, ma per qualità e personalità sono due ottimi acquisti». A proposito del centrocampista austriaco, ieri la curva del Pisa, prima della sfida casalinga persa dai toscani con il sempre più sorprendente Alto Adige, ha riservato al neo ramarro uno striscione di ringraziamento. Del resto, sei stagioni e oltre 160 presenze in nerazzurro non si possono cancellare facilmente.
Dall’altra parte un Arzignano, come detto, reduce da una lunga striscia positiva e rinforzatosi nel corso del mercato con gli innesti, in primis, del difensore Lattanzio dal Vicenza e del trequartista Belcastro dal Trento. Proprio con l’undici allenato da Bruno Tedino, l’Arzignano ha conquistato un punto mercoledì scorso.
Rispetto al match del Briamasco, Bianchini potrebbe cambiare qualcosa in difesa, con i rientri dal primo minuto di Lattanzio e Molnar.
I commenti dei lettori