Rabbia Juve per il caso Santoriello e stasera la squadra gioca a Salerno
Le proteste dei tifosi dopo le frasi del pm torinese, mentre Allegri cerca di compattare i giocatori per battere la Salernitana. Di Maria titolare con Vlahovic in attacco
GIANLUCA ODDENINOCreato da

TORINO. Scossa dal caso Santoriello, con quelle frasi del pm torinese che rimbalzano sui social e stanno facendo infuriare i tifosi bianconeri, la Juventus cerca di compattarsi ancora di più. Non solo in vista dei prossimi processi, penali e sportivi, ma anche e soprattutto sul campo.
Stasera i bianconeri giocano a Salerno e vogliono tornare alla vittoria dopo tutto quel che è successo. Vivere alla giornata è diventata una necessità più che una virtù per questa Juventus che si muove nel limbo di una classifica (e di un futuro) ancora da decifrare.
«Non sappiamo come finirà questa vicenda della penalizzazione - spiega Massimiliano Allegri - e quindi noi dobbiamo fare bene sul campo: non ci sono alibi e ora buttiamoci con la testa nel campionato». L’obiettivo di scalare la Serie A, giornata dopo giornata, anima una squadra che continua a perdere i pezzi (oltre a Pogba, Bonucci e Milik si è aggiunto Paredes nella lista degli infortunati) ed è obbligata a tornare alla vittoria dopo aver fatto un solo punto nelle ultime tre partite. «Abbiamo 23 punti - ribadisce il tecnico bianconero - e ora dobbiamo raggiungere quota 40 per la salvezza: so che viene da ridere, ma è così. Bisogna darsi degli obiettivi e ora il nostro è quello di prendere il 12° posto e poi scalare in avanti».
Un occhio alla rimonta e un altro per guardarsi le spalle, dove la Salernitana - staccata di sole due lunghezze - stasera sogna il grande colpo per superare i bianconeri in classifica. «Per la situazione virtuale che ha la Juventus - sottolinea Davide Nicola - può essere considerato uno scontro diretto, ma conosciamo tutti il loro valore». Il tecnico torinese e torinista nella sua carriera non ha mai battuto la Juve (7 sconfitte in 9 precedenti) e neanche Allegri (5 ko e 2 pareggi), ma cerca una storica prima volta anche grazie alla spinta dei 27mila tifosi dell’Arechi. Un tutto esaurito capace di complicare i piani dei bianconeri, a maggior ragione dopo quel -15 ancora da metabolizzare a livello mentale e tornato a risuonare nel mondo bianconero dopo le frasi di Santoriello, anche se solitamente queste partite da “soli contro tutti” esaltano agli uomini di Allegri.
Sarà una battaglia a Salerno e così il super tridente verrà utilizzato solo in caso di necessità, visto che ieri è stato provato un 3-5-1-1 con Angel Di Maria alle spalle di Dusan Vlahovic, mentre sulle fasce ci saranno De Sciglio (“Sta bene fisicamente ed emotivamente: i social non bisogna proprio considerarli”, dice il tecnico) e Kostic e la difesa sarà quella tutta brasiliana con capitan Danilo, Bremer e Alex Sandro. Il centrocampo, invece, ruota attorno a Locatelli con Miretti (che ha debuttato in Serie A proprio contro la Salernitana la scorsa primavera) in vantaggio su Fagioli. «Più giocatori tecnici abbiamo meglio è - spiega Allegri citando anche Chiesa -, ma tutti devono mettersi a disposizione altrimenti non reggiamo». L’equilibrio prima di tutto, poi a seguire servono i gol dell’attacco e in particolare di Vlahovic. Il suo ultimo gol in bianconero è vecchio di 115 giorni e lontano da Torino non segna dall’aprile 2022: un’eternità per uno come lui, ma ora c’è un Angel protettore in più.
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